La Passeggiata di Novi come la corsa dei tori a Pamplona?
"Che noia. Ma adesso esco. Per fortuna a Novi Ligure abbiamo la Passeggiata. Lì c'è il nuovo gioco dell'estate novese: schivare le biciclette che ti puntano". Il tema della convivenza tra pedoni e biciclette in viale Saffi affrontato in maniera ironica e divertente da un nostro lettore
"Che noia. Ma adesso esco. Per fortuna a Novi Ligure abbiamo la Passeggiata. Lì c'è il nuovo gioco dell'estate novese: schivare le biciclette che ti puntano". Il tema della convivenza tra pedoni e biciclette in viale Saffi affrontato in maniera ironica e divertente da un nostro lettore
Mmmm che brividi ti regala la Passeggiata. Quando alzi lo sguardo, e improvvisamente ti trovi davanti una bicicletta che ti sta puntando. No, un attimo prima non c’era. Ma è logico, un attimo prima sarà stata trenta metri indietro, sta andando almeno a venti all’ora. Perché viale Aurelio Saffi lo chiamano “la Passeggiata”, ma sono quelli che passeggiano che devono schivare le bici. È il nuovo gioco estivo di noi novesi!
Il ciclista non accenna a deviare la sua corsa – anzi – spinge più forte sui pedali. Sa come si gioca, è bravo. È a quattro metri. Adesso salto a destra. O a sinistra? Chissà le bici da dietro da che parte stanno arrivando. Chiudo gli occhi e salto a destra. Mi aspetto l’impatto da dietro ma no, stavolta niente. È eccitantissimo, è come la roulette russa. La bicicletta mi passa a meno di cinque centimetri sulla sinistra, e sento il vento sui peli delle braccia, già ritti per la pelle d’oca. Mmmm che scarica di adrenalina. La Passeggiata ti fa sentire vivo.
Ormai si è sparsa la voce, e anche i ragazzini dei dintorni, che prima si stendevano sui binari dei treni per provare quel brivido proibito, ora vengono a Novi, e si fanno tre o quattro volte la Passeggiata. Poi vanno a casa, ma la pupilla dilatata li tradisce.
– Sei stato di nuovo a Novi sulla Passeggiata!
– Ma no mamma, ero da Marco a fumare.
– Guarda che come ti ho fatto ti disfo! Se so che hai fatto di nuovo la Passeggiata non esci più di casa, brutto delinquente che non sei altro! Vieni qui!
Ormai per i novesi schivare le bici in Passeggiata è come la corsa dei tori a Pamplona. È eccitante, è una dimostrazione di coraggio, un rito di iniziazione. Ed è anche formativo del carattere del giovane: riuscire a sostenere lo sguardo di disprezzo del ciclista che ti trapassa con gli occhi perché hai tardato un po’ troppo a scansarti, tempra sia il carattere che lo spirito.
Ma se la storia ci ha mai insegnato qualcosa, è che niente dura per sempre. Speriamo che non vietino alle biciclette di andare in Passeggiata, o che non facciano una corsia per farle circolare separate dai pedoni. Speriamo di no. Ma il pericolo è altissimo: basterebbe fare una riga per terra con la vernice bianca, e il gioco è finito. Speriamo di no. Speriamo.