Sentiero 245: sul Monte Antola partendo dalla val Borbera
Seconda puntata della rubrica "In cammino", una selezione di percorsi del nostro territorio che il Cai ha censito, mappato e segnalato sul campo. La rassegna prevede sentieri per ogni tipo di preparazione, dalle passeggiate alle escursioni più lunghe e difficili, fino alle mete per i più esperti
Seconda puntata della rubrica "In cammino", una selezione di percorsi del nostro territorio che il Cai ha censito, mappato e segnalato sul campo. La rassegna prevede sentieri per ogni tipo di preparazione, dalle passeggiate alle escursioni più lunghe e difficili, fino alle mete per i più esperti
Fino alla prima metà del XX secolo è stato un frequentato punto di passaggio e di scambi commerciali tra le comunità delle valli. Sulla sua sommità erbosa, a forma piramidale, s’innalza una croce e ai piedi della vetta sorge una cappella dedicata a San Pietro.
Oggi segnaliamo il percorso con cui si raggiunge il Monte Antola percorrendo il sentiero che parte dalla val Borbera, identificato come Sentiero 245 “Vegni – Sella Est Monte Antola” della zona Novi Ligure e val Borbera.
Descrizione del percorso. Si risale la provinciale SP 140 della val Borbera fino al km 27,400, poi s’imbocca la SP 147 in direzione di Carrega Ligure; dopo circa 3,8 chilometri si prende la strada comunale sulla destra che sale alla frazione di Vegni, dove si parcheggia l’auto sul piccolo piazzale.
Per giungere all’imbocco del sentiero 245, bisogna percorrere un tratto del sentiero 242, che parte dal piazzale del paese svoltando a destra verso la chiesa; dopo aver oltrepassato le ultime abitazioni si comincia a salire su una comoda carrareccia e poco dopo si trova il bivio con il sentiero 245.
Il tracciato inizia subito a scendere di quota, mentre sul versante opposto si può scorgere il paese di Agneto con i suoi caratteristici terrazzamenti, e dopo poco entra in un fitto boschetto di nocciolo (Corylus avellana) che ben presto lascia il posto al faggio (Fagus sylvatica). La comoda mulattiera giunge poi a un antico abbeveratoio, superato il quale si comincia a scendere con maggior pendenza nel bosco di carpino nero (Ostrya carpinifolia), castagno (Castanea sativa) e cerro (Quercus cerris) su un fondo piuttosto sconnesso.
Dopo 40 minuti di discesa su stretti tornanti bisogna abbandonare la mulattiera e svoltare a sinistra su un sentiero, che porta al Mulino di Agneto, dove è ancora visibile l’antica ruota metallica che raccoglieva le acque del rio dei Campassi. Si svolta a destra e si costeggia il rio per poi guadarlo e continuare a costeggiarlo sulla sinistra fino alla sua confluenza con il rio Berga.
Si attraversa poi anche il rio Berga e si risale fino a giungere sulla strada comunale Campassi – Berga, si svolta a sinistra, si supera il ponticello e si prosegue sull’asfalto per 850 metri circa fino a giungere all’altezza del primo tornante, dove si abbandona la comunale e si riprende il sentiero.
Si sale a tornanti sul versante boscato della valle dei Campassi e, dopo aver superato diversi impluvi e costeggiato antichi muretti a secco, si giunge alla frazione Campassi e all’Abbazia di San Giacomo, in origine un monastero al cui interno si trovano degli affreschi che risalgno al 1700.
Il sentiero attraversa il piccolo piazzale, svolta a sinistra tra alcune abitazioni e giunge a una cappella votiva, proseguendo poi in salita su asfalto per circa 350 metri fino a raggiungere la frazione di Croso.
Si attraversa il piccolo centro fino alle ultime case, dove si trova l’imbocco dell’antica mulattiera che in passato era utilizzata dai valligiani per salire alle pendici del Monte Antola per le fienagioni.
Si comincia a salire di quota tra begli esemplari di acero di monte (Acer pseudoplatanus), poi con un tornante a sinistra la mulattiera si sposta in direzione sud e, costeggiando i muretti a secco, continua l’ascesa all’interno di una faggeta, fino ad arrivare alla Sella Banchiera, punto panoramico sull’alta val Borbera e crocevia dei diversi sentieri (243, 250, 251) che percorrono la valle dei Campassi.
La mulattiera prosegue salendo di quota con una ripida rampa, poi all’uscita dal bosco ci si ritrova su una seconda sella panoramica con area di sosta e, proseguendo tra boschetti e tratti aperti, si giunge a un successivo punto panoramico.
Oltrepassato un cancello di recinzione per le mucche al pascolo, il tracciato si snoda in un bosco caratterizzato da esemplari di maggiociondolo (Laburnum anagyroides) e, superato un tratto interessato da un dissesto del versante, giunge alla Sella Est del Monte Antola, punto di arrivo dell’itinerario.
Sul pianoro erboso s’incrocia il sentiero 200 che in pochi minuti conduce alla vetta del Monte Antola (1593 m).
Difficoltà: escursionistico
Lunghezza: 8,91 km
Tempo: 4 ore
Per ulteriori informazioni, cartografia e tracce gps:
http://www.provincia.alessandria.gov.it/sentieri/index.php?whattodo=sentieri&file=singola&id=113
La Ortles Hybrid Jacket
è una giacca ibrida antivento e idrorepellente che offre una protezione dal freddo abbinata a un’ampia libertà di movimento. Progettata secondo il sistema body mapping SALEWA, che utilizza materiali diversi per fornire la prestazione ideale in ogni parte del corpo; petto e schiena sono protetti dall’imbottitura Primaloft®, traspirante e ad asciugatura rapida, progettato per rimanere caldo anche quando si bagna, mentre gli inserti in tessuto Durastretch , sotto le braccia e sui fianchi, donano grande comfort minimizzando l’ingombro. Scopri tutto ciò che ti serve per i tuoi trekking preso il nostro punto vendita Sportrage