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“L’Usignolo e Occhi di Cielo” presentato alla biblioteca di Serravalle
Presso la biblioteca di Serravalle Scrivia verrà presentato il romanzo "L'Usignolo e Occhi di Cielo" di Stefania Chiappalupi, con letture di Nicla Tacchino. Tratto in parte da avvenimenti realmente accaduti a Roma e Napoli all'epoca del fascismo
Presso la biblioteca di Serravalle Scrivia verrà presentato il romanzo "L'Usignolo e Occhi di Cielo" di Stefania Chiappalupi, con letture di Nicla Tacchino. Tratto in parte da avvenimenti realmente accaduti a Roma e Napoli all'epoca del fascismo
SERRAVALLE SCRIVIA – Questa sera alle 21.00, venerdì 29 settembre, presso la Biblioteca Comunale di Serravalle Scrivia, verrà presentato il romanzo “L’Usignolo e Occhi di Cielo” di Stefania Chiappalupi, con letture di Nicla Tacchino.
Tratto in parte da avvenimenti realmente accaduti a Roma e Napoli nell’epoca del fascismo, racconta la storia di Caterina, primogenita di cinque figli di un’umile famiglia romana, costretta ad abbandonare gli studi per contribuire al sostentamento della famiglia. La ragazza ha un unico desiderio: diventare suora, ma il convento dove inoltra richiesta per prendere i voti la rifiuta perché sprovvista di una dote. Caterina accetta la volontà dell’Istituto e continua a cantare nel coro di quest’ultimo. Durante una celebrazione la sua voce viene notata da Alessandro, giovane borghese che se ne innamora. I due convolano a nozze e dal loro amore nascono due figlie, ma la guerra divamperà presto in Italia mietendo vittime e Alessandro dovrà lasciare la famiglia per partire per il fronte e raggiungere la Divisione Acqui a Cefalonia.
Questo libro ripercorre, attraverso la storia di una famiglia, il dramma di una generazione posta di fronte all’incomprensibile follia della guerra.
Si tratta del secondo romanzo di Stefania Chiappalupi, nata a Roma e ora residente ad Alessandria, che scrive poesie dall’età di dodici anni.
Tratto in parte da avvenimenti realmente accaduti a Roma e Napoli nell’epoca del fascismo, racconta la storia di Caterina, primogenita di cinque figli di un’umile famiglia romana, costretta ad abbandonare gli studi per contribuire al sostentamento della famiglia. La ragazza ha un unico desiderio: diventare suora, ma il convento dove inoltra richiesta per prendere i voti la rifiuta perché sprovvista di una dote. Caterina accetta la volontà dell’Istituto e continua a cantare nel coro di quest’ultimo. Durante una celebrazione la sua voce viene notata da Alessandro, giovane borghese che se ne innamora. I due convolano a nozze e dal loro amore nascono due figlie, ma la guerra divamperà presto in Italia mietendo vittime e Alessandro dovrà lasciare la famiglia per partire per il fronte e raggiungere la Divisione Acqui a Cefalonia.
Questo libro ripercorre, attraverso la storia di una famiglia, il dramma di una generazione posta di fronte all’incomprensibile follia della guerra.
Si tratta del secondo romanzo di Stefania Chiappalupi, nata a Roma e ora residente ad Alessandria, che scrive poesie dall’età di dodici anni.