Sagra della zucca, Tassarolo si tinge di arancione

Tassarolo si tinge di arancione: lungo le vie del centro storico avrà luogo la quarta Sagra della Zucca. La manifestazione, organizzata da Legambiente ha come obiettivo la valorizzazione dei prodotti dell'agricoltura locale

Tassarolo si tinge di arancione: lungo le vie del centro storico avrà luogo la quarta Sagra della Zucca. La manifestazione, organizzata da Legambiente ha come obiettivo la valorizzazione dei prodotti dell'agricoltura locale

TASSAROLO – Tassarolo si tinge di arancione. Domani, domenica 1° ottobre lungo le vie del centro storico, a partire dalle 9.30, avrà luogo la quarta Sagra itinerante della Zucca. La manifestazione, organizzata dal Circolo Legambiente Val Lemme in collaborazione con Sumps, Pro Loco e Comune di Tassarolo, ha come obiettivo la valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura locale.

Alla mostra mercato parteciperanno principalmente piccoli produttori della zona con prodotti di qualità: macchine e attrezzi per l’agricoltura, manufatti in legno, piccole realizzazioni artigianali e prodotti alimentari. Saranno inoltre allestiti diversi punti di ristoro lungo le strade del paese. Protagonista indiscussa la zucca in ogni forma, dimensione e varietà: da ammirare, disegnare, raccontare e degustare, ma anche da premiare. Ritornerà infatti il concorso, aperto al pubblico, per l’assegnazione di premi destinati ai migliori esemplari di zucca, appartenenti a diverse categorie. Durante la giornata non mancheranno musica, esibizioni artistiche, intrattenimento per bambini e approfondimenti sul tema dell’agricoltura e della sostenibilità ambientale.

Oltre che per l’intrattenimento, la festa della zucca nasce come occasione per riflettere sull’ambiente, sul territorio e sulle politiche sostenibili per la sua gestione: l’offerta di cibi eco sostenibili, la distribuzione dell’acqua pubblica, l’utilizzo dei materiali compostabili, la riduzione dei rifiuti e la loro raccolta differenziata. Perché un’economia virtuosa, lungimirante e a favore di tutta la collettività è possibile con l’impegno di tutti e senza grandi opere.