Grafoplast-3M, lavoratori in sciopero si rivolgono al prefetto
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
14 Ottobre 2017
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Grafoplast-3M, lavoratori in sciopero si rivolgono al prefetto

I sindacati chiedono di sapere qualcosa di più sulla trattativa per la cessione dello stabilimento di Predosa che la multinazionale americana non vuole più. Il tempo stringe: a novembre gli impianti si spegneranno definitivamente

I sindacati chiedono di sapere qualcosa di più sulla trattativa per la cessione dello stabilimento di Predosa che la multinazionale americana non vuole più. Il tempo stringe: a novembre gli impianti si spegneranno definitivamente

PREDOSA  Il tempo stringe: a novembre gli impianti si spegneranno definitivamente. Lunedì mattina saranno davanti a Palazzo Ghilini, sede della Provincia, gli addetti della 3M di Predosa che chiudono una soluzione dopo l’annuncio della proprietà americana di voler delocalizzare la produzione di quella che un tempo era la Grafoplast, settore dei cavi elettrici.

Un’impresa, dicono gli stessi lavoratori, non in crisi ma subordinata a scelte strategiche che mirano verso altre direzioni. E così i 43 dipendenti della 3M di Predosa, guidati da Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil, alzano l’asticella della protesta nella speranza di ottenere quelle risposte sul loro futuro che cercano da mesi.

E’ proprio il disinteresse della 3M per questo settore di mercato il vero problema. L’azienda, nelle scorse settimane, ha annunciato di essere in trattativa per la vendita ma i sindacati, che hanno incontrato la direzione italiana un paio di volte in Confindustria, non sono mai riusciti a sapere di più. Così, è stato proclamato lo stato d’agitazione permanente.

«Speriamo che l’intercessione della Tafuri, lunedì, possa aiutarci ad avere finalmente qualche indicazione in più – dice Elio Bricola (Uiltec), con i colleghi Marco Sali (Filctem) e Roberto Marengo (Femca) – Non chiediamo di sapere chi sono i possibili compratori, pare italiani, ma almeno di conoscere cosa prevede la trattativa in termini di clausole sociali e posti di lavoro da salvaguardare».

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