Con Gianluigi Bailo il dialetto novese diventa un libro
Il progetto del notaio Gianluigi Bailo è diventato realtà: è pronto il libro "Dialètu, dialètu, dialètu. E sa faismu duu parole". L'autore, noto professionista, da tempo lavora al recupero del dialetto novese, un mezzo attraverso il quale vuole rendere omaggio alla sua città, nella speranza di riscoprire la novesità
Il progetto del notaio Gianluigi Bailo è diventato realtà: è pronto il libro "Dialètu, dialètu, dialètu. E sa faismu duu parole". L'autore, noto professionista, da tempo lavora al recupero del dialetto novese, un mezzo attraverso il quale vuole rendere omaggio alla sua città, nella speranza di riscoprire la novesità
Il volume, edito da Edizioni Epoké – La Torretta, vuole essere un mezzo per riunire tutti coloro che vogliono il bene della città, lo sviluppo della sua cultura, delle tradizioni, del modo di essere e di sentire. Una raccolta di personaggi, storielle anche semiserie, proverbi, modi di dire, credenze popolari novesi.
L’auspicio del notaio Bailo è quello di coinvolgere i cittadini, specialmente i giovani, nella speranza che, anche se non parlano il dialetto, inizino a comprenderlo, per poi impararlo e passare il testimone alle generazioni future. Per fare questo, oltre al libro e ai salotti a tema libero “E sa faismü düu parole”, stanno prendendo vita due iniziative.
La prima prevede una serie di incontri con le classi quinte della scuola elementare Zucca, che partiranno già nel mese di gennaio. La seconda è rivolta a persone di tutte le fasce di età e consiste in corsi di dialetto organizzati presso la biblioteca civica. In futuro è poi in programma il progetto “L’aperitivo di Novi” in diversi bar della città.
Il ricavato delle vendite del volume andrà al gruppo di Volontariato Vincenziano, prima opera di beneficenza operante a Novi.