Il Tribunale di Alessandria
Home
Bad Guys, il “capo” chiede il rito abbreviato
Si sta definendo in questi giorni il quadro processuale a carico dei "Dad Guys", i quindici cattivi ragazzi finiti in carcere o ai domiciliari o comunque denunciati per reati che vanno dall'estorsione alla minaccia, all'incendio di autovettura
Si sta definendo in questi giorni il quadro processuale a carico dei "Dad Guys", i quindici cattivi ragazzi finiti in carcere o ai domiciliari o comunque denunciati per reati che vanno dall'estorsione alla minaccia, all'incendio di autovettura
A chiedere il processo immediato, ritenendo che dalle indaginicondotte dai carabinieri emergano sufficienti prove, è stato il pubblico ministero Marcella Bosco.
I questi giorni gli avvocati della difesa stanno presentando le richieste per riti alternativi, abbreviati o patteggiamento.
Per quello che è considerato il “capo”, Fioramante Caruso, l’avvocato Vittorio Spallasso ha chiesto il rito abbreviato.
Attorno a lui avrebbero ruotato una serie di persone che facevano dell’intimidazione e della minaccia un modus operandi consolidato, sia che si trattasse di fare ammettere un amico in un locale, sia che fosse per fare pressione per l’acquisto di un immobile. Episodi separati e differenti, avvenuti tra Novi e Alessandria.
Nei guai sono finiti anche due agenti di polizia municipale di Novi, Enrico Valdinazzi e Daniele Grosso, quest’ultimo ai domiciliari. Si ipotizza che elevarono una contravvenzione di 50 euro, invece di 500, al locale gestito di fatto da Caruso, anche se intestato ad altri.
Oltre a Caruso, risultano ancora in carcere o ai domiciliari Giuseppe Lombardo; Davide Lo Iacono; Antonino Intili; Mustapha Ahsikou; Fabio Milia, tutti di Alessandria; Agnieszka Anna Szalska di Serravalle; Sergio Grosso di Novi; Domenico Franzé di Alessandria; Klodian Bagosi di Alessandria; Paolo Bidone di Pozzolo Formigaro e Salvatore Cusumano di Alessandria. Sono liberi Maurizio Valdinazzi, Serena Luciani, Eleonora Cerasa.
Precisazione e rettifica
Precisiamo che i nomi dei due agenti di polizia municipale coinvolti sono Maurizio Valdinazzi e Sergio Grosso. Il reato ipotizzato è quello di falso in atto pubblico. Ci scusiamo con i lettori e con i diretti interessati.