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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
15 Gennaio 2018
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In primavera si parte con la banda ultra larga: più fibra per tutti

Paradossalmente i problemi maggiori nell'ammodernamento della rete internet sono quelli burocratici: novemila permessi da fare in Piemonte. Ma se tutto va bene, entro il 2020 tutti i piemontesi avranno la banda larga

Paradossalmente i problemi maggiori nell'ammodernamento della rete internet sono quelli burocratici: novemila permessi da fare in Piemonte. Ma se tutto va bene, entro il 2020 tutti i piemontesi avranno la banda larga

PIEMONTE – Ad oggi solo il 46% delle abitazioni in Piemonte è raggiunta dalla banda ultra larga, o al massimo da una 30 mega. Ma nel 2019 i Comuni piemontesi ad ultra velocità saranno oltre 1200, il 69 per cento, per poi arrivare al fatidico anno del 2020 per una copertura totale.

Sono i passaggi del programma di sviluppo delle infrastrutture delle reti di telecomunicazioni inserite nel piano nazionale BUL (banda ultra larga, appunto) e che in Piemonte partiranno a spron battuto tra maggio e giugno. E ce n’è un gran bisogno, visto che il Comune di Alessandria, per prendere un capoluogo a caso, oggi è coperta dalla banda larga solo per il 31%.

In primavera inoltrata patiranno i lavori in quelle zone della regione considerate “a fallimento di mercato”: quelle cioè, sulle quali i privati non ritengono conveniente investire esclusivamente con risorse proprie. L’investimento è di 284 milioni. Nella prima fase verranno coperti 132 comuni. A queste risorse pubbliche si aggiungeranno altri 200 milioni di investimenti privati.

Open Fiber e Infratel eseguiranno i lavori, anche se paradossalmente i problemi maggiori non sono nei cantieri di cablaggio vero e proprio, ma si annidano nella burocrazia: novemila autorizzazioni da chiedere solo in Piemonte.

Nella provincia di Alessandria i lavori partiranno a Casale Monferrato, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Gavi, Novi Ligure, Serravalle Scrivia e Tortona.