Testamento falso, commercialista ancora nei guai
Secondo l'accusa fece redigere da un notaio un testamento poi risultato falso. Ora gli eredi legittimi chiedono di rientrare in possesso di quanto spettava loro
Secondo l'accusa fece redigere da un notaio un testamento poi risultato falso. Ora gli eredi legittimi chiedono di rientrare in possesso di quanto spettava loro
Finì nei guai una seconda volta, questa volta dopo un’indagine della guardia di finanza. Il patrimonio consisteva infatti in una villa ed un paio di appartamenti, appartenuti ad una anziana e facoltosa signora di Vignole Borbera, oltre a denaro e titoli. Il commercialista, secondo le indagini, aveva vincolato la villa in un fondo patrimoniale, “sottraendola” di fatto al fisco. In garanzia del debito con l’erario, aveva indicato gli appartamenti. Per questo reato era stato condannato, nel 2016, ad un anno e quattro mesi di carcere.
Più recentemente, gli effettivi eredi indicati in un testamento, forse tenuto nascosto, reclamano ora i beni. Sono difesi dell’avvocato Vittorio Spallasso. Canobbio tornerà quindi in tribunale per rispondere del reato di furto e truffa. Il pubblico ministero ha presentato una eccezione. Il difensore, gli avvocati Marco Mensi e Claudio Del Nervo, hanno chiesto i termini di difesa, concessi. Si torna quindi in aula il prossimo 22 maggio.