“Buttafuori” in nero e agenzia senza permesso fermati dai Carabinieri
L'indagine partita dai Carabinieri di Capriata d'Orba ha coinvolto anche l'ispettorato del Lavoro: 23 "buttafuori" svolgevano servizi di sicurezza in locali notturni e alle sagre o manifestazioni della zona. Due denunciati
L'indagine partita dai Carabinieri di Capriata d'Orba ha coinvolto anche l'ispettorato del Lavoro: 23 "buttafuori" svolgevano servizi di sicurezza in locali notturni e alle sagre o manifestazioni della zona. Due denunciati
Vasta operazione partita dai carabinieri di Capriata d’Orba che ha coinvolto anche il nucleo dell’ispettatato del lavoro e la direzione dell’ispettorato ed ha portato alla denuncia di due persone, un uomo ed una donna.
L’agenzia forniva su richiesta di associazioni, tra cui diverse pro loco, o locali, probabilmente ignari dell’assenza dei requisiti richiesti per legge, personale di vigilanza in occasione di eventi e sagre.
Ai “buttafuori”, reperiti nel giro dei frequentatori di palestre, forniva anche il tesserino di riconoscimento con la scritta “autorizzato Prefettura di Alessandria” e la divisa. Ma era tutto falso.
Per effetto della legge sulla sicurezza del 2009, le agenzie che operano nel settore devono infatti essere iscritte ad un albo apposito, tenuto dalla Prefettura, avere determinati requisiti e il personale deve seguire corsi di formazione specifici, nell’ambito del primo soccorso e antincendio.
I “buttafuori”, invece, non era neppure assunti con regolare contratto, ma pagati per serata, tra i 50 e i 70 euro. E naturalemnte l’agenzia non versava loro neppure i contributi.
Gli stessi body guard potrebbero essere stati tenuti allo scuro del fatto che il datore di lavoro non aveva i requisiti. Lo appurerà l’indagine, che non è ancora conclusa.
Sarebberoventi i locali e le pro loco che dal 2015 si sono avvalsi dei servizi dell’agenzia. Ventitré il numero dei “buttafuori” reclutati nell’arco del periodo preso in considerazione.
Sarebbe infine spettato agli utilizzatori del servizio verificare i requisiti di iscrizione presso l’albo prefettizio. Come appare probabile, si sono invece fidati della presentazione, magari tramite passaparola, dei responsabili dell’agenzia, ora denunciati.
Al termine delle prime indagini, sono state elevate sanzioni per 99 mila euro all’agenzia per l’impiego di personale in nero; oltre 45 mila euro di sanzione per l’omessa iscrizione all’albo; 28.240 euro all’agenzia per il mancato versamento dei contributi spettanti ai buttafuori; 1.666 euro ai gestori di locale o associazione che hanno utilizzato il servizio. Stessa cifra dovranno anche pagare i singoli body guard.