Migranti, il Comune cerca un partner per un progetto di accoglienza
Il Comune di Novi Ligure ha bandito gara per l'individuazione di un partner per attivare un progetto di accoglienza dei richiedenti asilo. Attualmente in città sono ospitati circa 130 migranti, suddivisi tra il Leon d'Oro e la comunità di via Oneto
Il Comune di Novi Ligure ha bandito gara per l'individuazione di un partner per attivare un progetto di accoglienza dei richiedenti asilo. Attualmente in città sono ospitati circa 130 migranti, suddivisi tra il Leon d'Oro e la comunità di via Oneto
A partire dalle esperienze di accoglienza decentrata e in rete, realizzate tra il 1999 e il 2000 da associazioni e organizzazioni non governative, nel 2001 il Ministero dell’interno, l’associazione nazionale dei Comuni italiani e l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati siglarono un protocollo d’intesa per la realizzazione di un “Programma nazionale asilo”. Nasceva, così, il primo sistema pubblico per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, diffuso su tutto il territorio italiano, con il coinvolgimento delle istituzioni centrali e locali, secondo una condivisione di responsabilità tra Ministero dell’interno ed enti locali. Nel 2002 la legge ha istituzionalizzato queste misure di accoglienza organizzata, prevedendo la costituzione del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (“Sprar”).
Ultimamente in città non si sono registrati nuovi arrivi di immigrati, oggi presso il Leon d’Oro sono ospitate un centinaio di persone e una trentina sono al “Giglio” in via Oneto.