Metti a reddito la tua seconda casa con gli affitti turistici
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Carlotta Codogno - c.codogno@ilnovese.info  
1 Aprile 2018
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Metti a reddito la tua seconda casa con gli affitti turistici

Il Distretto del Novese presenterà a Novi Ligure, in un incontro aperto alla cittadinanza, il nuovo progetto di ospitalità turistica insieme al tour operator svedese Novasol, incontrato durante la fiera del turismo di Rimini

Il Distretto del Novese presenterà a Novi Ligure, in un incontro aperto alla cittadinanza, il nuovo progetto di ospitalità turistica insieme al tour operator svedese Novasol, incontrato durante la fiera del turismo di Rimini

NOVI LIGURE – «Nell’edizione 2017 della fiera del turismo TTG di Rimini siamo entrati in contatto – inizia a raccontare Barbara Gramolotti referente del Distretto del Novese – con un’agenzia viaggi svedese, la Novasol, specializzata in turismo del nord Europa. Il tour operator organizza e disegna tutta la vacanza ma la sua peculiarità è quella di offrire ai proprio clienti di pernottare in case private, vissute, pregne di ricordi e tradizioni».

Spiegaci meglio… si tratta di affitti turistici? «Sì, ogni privato cittadino che possiede una casa sfitta, una seconda casa, può decidere di entrare a far parte di questo circuito. La Novasol vanta un’esperienza di oltre 50 anni nel settore degli affitti turistici e conta più di 40.000 alloggi in tutta Europa. Capofila dell’Italia diversi anni fa la Toscana e poi l’entroterra ligure con un progetto in partnership con le amministrazioni comunali che ha portato al ripopolamento di aree ormai abbandonate. Da un anno circa la Novasol ha iniziato ad investire nel Piemonte per cercare seconde case da proporre a famiglie provenienti da Germania, Francia, nord Europa e Stati Uniti. L’incontro al Ttg con la rete territoriale del Distretto del novese, il racconto delle peculiarità dell’alto Monferrato, hanno fatto sì che si attivasse un progetto anche sul basso Piemonte».

Chiunque può partecipare a questa iniziativa? «Certo, ci sarà un incontro aperto alla cittadinanza giovedì 5 aprile alle ore 21.00 presso la biblioteca di Novi Ligure in via Marconi 66 insieme al tour operator per spiegare in modo dettagliato il progetto».

Come mai dalla Toscana, all’entroterra ligure fino ad arrivare da noi? «E’ un bellissimo aneddoto, è capitato tutto per caso. Una coppia di turisti tedeschi si trovavano in un borgo in Toscana, dove avrebbero dovuto permanere due settimane, ma non trovandosi bene decidono di salire in macchina e tornare a casa. Per vie traverse e coincidenze finiscono a Casale Monferrato e incontrano un signore che offre loro il suo casale. La coppia pernotta lì una settimana e nel frattempo gira per il basso Piemonte entrando in contatto con i suoi paesaggi e la sua cultura enogastronomica. I due sono rimasti piacevolmente colpiti per la bellezza della zona e per la vicinanza a tutto: mare e montagna in un’ora di strada, colline a due passi… un sogno! Una volta rientrati in Germania contattano l’agenzia raccontando la loro avventura piemontese lanciando quasi una sfida…. Perché solo la Toscana? Il Piemonte ha qualità bellissime e persone cordiali…L’agenzia coglie al volo la provocazione dei due turisti e inizia a conoscere la nostra regione».

Le case che aderiscono al progetto devono avere determinati requisiti? «No, l’agenzia tratta sia case storiche sia appartamenti moderni. Ogni casa viene prima accuratamente controllata e verificata e poi vengono assegnate le stelle, come per gli hotel. Ciò che piace al turista è vivere il luogo da dentro, entrare nella quotidianità del posto, vivendo un’esperienza autentica. Tanti solo i risvolti positivi di queste operazioni… dal far rivivere paesi ormai “fantasma”, innescare un circolo virtuoso di investimenti e spesa sul territorio, basti pensare che ci pernotta ha poi necessità di fare la spesa ad esempio, fino al far conoscere il nostro territorio oltre i confini nazionali anche se, a volte, sono proprio gli stranieri i primi ad apprezzare le nostre bellezze rispetto a chi ci abita. Questo progetto vuole anche insegnare a riappropriarsi del territorio, conoscendolo per una seconda volta e apprezzandolo per tutto ciò che offre».

 

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