Novese, promozione sempre più vicina: 5-3 a Bosco Marengo
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Maurizio Iappini - sport@alessandrianews.it  
9 Aprile 2018
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Novese, promozione sempre più vicina: 5-3 a Bosco Marengo

Boschese-Novese è finita ancor prima di iniziare perché quando una squadra dopo meno di 20’ in uno scontro diretto per la promozione è avanti di due reti, c’è poco da discutere

Boschese-Novese è finita ancor prima di iniziare perché quando una squadra dopo meno di 20? in uno scontro diretto per la promozione è avanti di due reti, c?è poco da discutere

BOSCO MARENGO – Un avversario in meno fra la Novese e il successo nel campionato di Seconda categoria perché nell’ultimo turno i biancocelesti si sono comportati da capolista andando a vincere 5-3 a Bosco Marengo contro una compagine indomita ma che nulla ha potuto allo strapotere di un gruppo che fa la differenza per età media, qualità tecnica e furore agonistico.

Boschese-Novese è finita ancor prima di iniziare perché quando una squadra dopo meno di 20’ in uno scontro diretto per la promozione è avanti di due reti, c’è poco da discutere. Balsamo ha un gruppo in grado di dominare la categoria e questo finale di stagione lo sta dimostrando perché la condizione fisica di elementi che hanno un altro passo rispetto a ogni rivale è la dimostrazione che il lavoro fatto non è stato vano: ma la corsa da sola non basta. Johann Cruiyff, a chi gli decantava le doti di un giocatore che correva i 100 metri i un ottimo tempo, soleva rispondere: «Si dia all’atletica a me servono giocatori, non atleti». Una battuta che ha fatto storia e che ben si adatta a questa Novese dove la condizione atletica va a braccetto con la qualità di un gruppo che può permettersi il lusso di avere 15-16 titolari sempre pronti:

Domenica a Bosco, Giordano, alla prima palla, ha chiesto il cambio per un problema muscolare e in campo è andato Manfrinati, uno che ha da tempo a meno di 30 anni superato la barriera dei 100 gol. Daniele è forse il simbolo di questo gruppo: umile, disciplinato, sempre pronto quando Balsamo ha bisogno di lui, il bomber ha messo lo zampino nella vittoria segnando al 9’ il gol dell’1-0 alla sua maniera, di rapina. Non pago, nella ripresa, ha fatto doppietta con una rete in contropiede ancora approfittando di un errore avversario e la sua esultanza ha toccato il cuore dei tanti novesi sugli spalti perché capita raramente che un giocatore in Terza categoria peraltro non nativo della città dove gioca, esulti con tanto entusiasmo ma Manfrinato la Novese ha imparato a conoscerla e forse ad amarla giorno per giorno, vedendo la dedizione di tanti ragazzi suoi compagni di spogliatoio che con quella maglia sono cresciuti prima di andare altrove salvo rispondere alla chiamata nei giorni della rinascita biancoceleste. Come Andrea Debenedetti, che trent’anni suonati in mezzo al campo fa la differenza e sa segnare come a Bosco il rigore del 2-0. O come Simone Canegallo che col calcio aveva detto basta ma che quando gli hanno chiesto di rivestire il biancoceleste è tornato passando dai semiprofessionisti alla Terza categoria e diventando decisivo anche a Bosco con una parata su Falciani da manuale per tempo di uscita e precisione di parata. O come tanti altri che quella maglia la indossano da una vita come Luca Olivieri, il capitano. Quando la Boschese ha rialzato la testa sul finire di prima frazione, Balsamo ha avuto coraggio inserendo un’altra punta Kraja che ha legittimato il suo ruolo di capocannoniere con una doppiette che ha portato la squadra sul 5-1, salvo poi subire la rimonta dei biancoverdi di casa per il 5-3 finale. Ora un turno sulla carta facile con l’Audax Orione Tortona anche mai una partita di calcio può definirsi semplice ma questa Novese vuole chiudere il campionata da vincitrice nonostante le Pizzerie Muchacha non mollino un punto e rimangano a meno 5 dalla Novese.

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