Lettere in buca a giorni alterni
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
24 Aprile 2018
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Lettere in buca a giorni alterni

Entro fine maggio nell'Ovadese la terza fase del ridimensionamento delle Poste già avviato in altri punti della nella nostra provincia

Entro fine maggio nell'Ovadese la terza fase del ridimensionamento delle Poste già avviato in altri punti della nella nostra provincia

 OVADA – Due anni fa ha cominciato Casale, all’altro capo della provincia, con un progetto sperimentale costellato di disagi e problemi. Adesso anche Ovada e circondario dovranno affrontare la novità del recapito della posta a giorni alterni. La città dell’Orba e dello Stura rientra nell’ultima fase del piano di revisione delle modalità di recapito della corrispondenza lanciato da Poste Italiane, che ha avuto l’ok a procedere da Agcom e ministero dell’Economia. L’intera operazione, stando a quando spiega Slp Cisl, sindacato maggioritario dell’azienda, nell’Alessandrino dovrebbe chiudersi entro il 22 marzo: i centri di recapito di Acqui e Valenza saranno coinvolti entro i primi di maggio, Ovada, Novi e Tortona entro la fine dello stesso mese. Lunedì, intanto, è toccato ad Alessandria città, dove la consegna della posta sarà strutturata in maniera particolare e innovativa, per bypassare i problemi riscontrati nel Casalese e adeguarsi alle nuove esigenze, con meno lettere e sempre più pacchi legati al commercio on line.

Il capoluogo provinciale è stato suddiviso in 34 zone di recapito: 19 “di base”, che funzioneranno appunto a giorni alterni e che consegneranno la posta ordinaria, come le lettere e le cartoline, per fare degli esempi, e 9 zone “business”, che rappresentano l’introduzione innovativa di questa riforma del sistema di recapito della posta. Esse saranno operative nel pomeriggio e serviranno a recapitare, ogni giorno, i prodotti a firma, i pacchi di Amazon e operatori simili, i giornali e le raccomandate. Ci saranno poi 6 zone “mercato”, che già esistevano prima dell’introduzione di questo piano e che non subiranno variazioni, destinate a compiti operativi, come la consegna dei dispacci tra i vari uffici postali. Nel resto della provincia le cose potrebbero funzionare un po’ diversamente, con un recapito a intermittenza della posta molto più sostanziale. Secondo quando detto da Poste nelle scorse settimane, infatti, negli altri 140 Comuni coinvolti dal piano si applicherà “il recapito a giorni alterni come previsto dalla riforma del Servizio universale per realtà con bassi volumi di lavoro”. Solo 14 centri – si presume quelli maggiori, centri zona compresi – avranno delle attenzioni in più, con la creazione di zone “business” dedicate ai prodotti a consegna urgente, come succede ad Alessandria. “Si farà un mese di prova, dopo di che ci incontreremo con Poste per valutare l’andamento della situazione – dice il segretario di Slp Cisl di Alessandria, Lorenzo Bisio -. Si tratta di una rivoluzione che come sindacati abbiamo provato a governare col confronto, riuscendo a portare a casa alcune migliorie per i lavoratori. Ora vedremo come andrà in queste prime settimane”.

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