Calcio Femminile: la Novese batte il Molassana e blinda il quarto posto
A due turni dalla fine del campionato, le biancocelesti si avvicinano a due lunghezze dalla Lavagnese, terza. Domenica 6 toccherà provare a fare limpresa in casa dellArezzo secondo in classifica
A due turni dalla fine del campionato, le biancocelesti si avvicinano a due lunghezze dalla Lavagnese, terza. Domenica 6 toccherà provare a fare l?impresa in casa dell?Arezzo secondo in classifica
Il loro piccolo campionato le novesi lo hanno vinto più sul campo che in classifica: capita raramente di registrare un’uscita di scena collettiva di buona parte di una squadra in pieno campionato come si è registrato a Novi. Indipendentemente dai torti e dalle ragioni della vicenda che a inizio febbraio ha tenuto banco per quasi un mese, il dato di fatto è che da quelle giornate la Novese, risultati alla mano, ne è uscita rafforzata perché da allora le biancocelesti hanno perso solo due volte: una, scontata, in casa del Florentia, l’altra, purtroppo per loro, imprevista e pesante, al Girardengo col Perugia, risultato che le ha allontanate dalla terza posizione, quella che il prossimo anno dovrebbe dare il diritto di giocare in serie B nazionale. In realtà i campionati della prossima stagione sono ancora tutti da esplorare perché la Federcalcio deve ancora statuire la riforma dopo che quella prospettata a inizio anno (una serie A, una B nazionale e una B interregionale) è stata rimessa in discussione e dopo che si è fatta strada la prospettiva di una serie C di professionisti a cui, oggi sarebbe iscritta la Novese che ha raggiunto la partnership con l’Alessandria.
Il quarto posto di quest’anno è piazzamento ragguardevole che sa di «miracolo sportivo» (per dirla alla Davide Saccone) perché raggiunto per la forza di un vivaio che ha permesso alla Novese di giocare sempre ed essere competitiva anche quando in campo c’erano ragazze del 2002: le per ora 17 reti di Levis ne sono la dimostrazione. Ma il piazzamento è anche un potenziale ipoteca in caso si decida di riformare la serie B portandola a 14 squadre con necessario ripescaggio di qualche club dalle serie minori. Essere arrivati così in alto insomma è motivo di orgoglio e una buona carta da giocarsi per il futuro.