Consorzio del Gavi, spazio alle nuove generazioni: Roberto Ghio presidente
Classe 1977, Roberto Ghio appartiene alla settima generazione di viticoltori, a Bosio già da fine Ottocento. La crescita del Gavi ha giovato al territorio anche formando nuove leve di imprenditori agricoli
Classe 1977, Roberto Ghio appartiene alla settima generazione di viticoltori, a Bosio già da fine Ottocento. La crescita del Gavi ha giovato al territorio anche formando nuove leve di imprenditori agricoli
Roberto Ghio, classe 1977, dopo la Laurea in Filosofia del 2002 decide di dedicarsi a tempo pieno all’azienda di famiglia. Settima generazione di viticoltori, a Bosio già da fine Ottocento, Roberto Ghio ha dato vita al progetto Vigneti Piemontemare, recuperando e acquistando alcuni vigneti storici che oggi compongono i 15 ettari vitati della sua azienda agricola. Il nome Piemontemare evoca la prima delle tipicità del territorio piemontese del Gavi Docg, influenzato dal clima marino e dalla vicina Liguria, alla quale è storicamente legato.
Roberto Ghio presiederà il consiglio di amministrazione nominato alla fine di aprile così composto: Dario Bergaglio (La Chiara), Fulvio Bergaglio (San Bartolomeo), Roberto Broglia (Broglia), Giancarlo Cazzulo (Cantina Produttori del Gavi), Alberto Lazzarino (Banfi), Claudio Manera (Araldica Castelvero), Massimo Marasso (F.lli Martini), Gianni Enrico Martini (F.lli Martini), Stefano Moccagatta (Villa Sparina), Gianlorenzo Picollo (Picollo Ernesto), Francesca Rosina (La Mesma), Gian Franco Semino (Cantina Produttori del Gavi).
Il nuovo cda ha incaricato alla vice presidenza per il prossimo triennio Massimo Marasso e Dario Bergaglio e ha ringraziato per il lavoro svolto il presidente uscente Maurizio Montobbio a cui è stato riconosciuto: “il forte impegno, la grande umanità e di aver guidato con massima lungimiranza il Consorzio Tutela del Gavi verso obiettivi di sviluppo territoriale condivisi da tutta la Denominazione”.
Roberto Ghio eredita la guida di una realtà forte e sana, con un export in crescita costante. Infatti, la politica integrata della filiera condotta finora dal Consorzio, dove la promozione della denominazione del Grande Bianco Piemontese procede in parallelo ad una attenta attività di tutela del patrimonio vitivinicolo, ha giovato al territorio che vede anche tornare giovani generazioni di imprenditori agricoli, di cui lo stesso Ghio è esempio.
La denominazione del Gavi Docg oggi comprende una superficie totale di circa 1500 ettari, conta circa 440 aziende tra produttori, vinificatori e imbottigliatori di cui 193 soci del Consorzio, impiega 5000 persone nell’intera filiera per un totale di circa 60 mln di fatturato ai distributori (on trade).
Il primo impegno ufficiale del nuovo presidente sarà il prossimo 25 maggio in occasione della consegna del Premio Gavi La Buona Italia – quarta edizione – che inaugura la tre giorni di degustazioni e di dibattito di Gavi for Arts fino a domenica 27 maggio.