Home
Chiuse le indagini sulla presunta terrorista di Garbagna
A quasi un anno di distanza, la procura distrettuale antimafia di Torino ha concluso le indagini sull'inchiesta che ha portato in carcere Lara Bombonati, fermata a Garbagna mentre era in visita dalla famiglia
A quasi un anno di distanza, la procura distrettuale antimafia di Torino ha concluso le indagini sull'inchiesta che ha portato in carcere Lara Bombonati, fermata a Garbagna mentre era in visita dalla famiglia
CRONACA – Era stata arrestata un anno fa, il 24 giugno 2017, accusata di essere una “foreign fhigther” e svolgere attività di logistica e di assistenza nell’ambito di una neo formazione terroristica operante nelle aree di Idlib ed Aleppo. A quasi un anno di distanza, la procura distrettuale antimafia di Torino, competente territorialmente per il tipo di reato, ha concluso le indagini. Lara Bombonati, era stata arrestata mentre si trovava a Garbagna, dove è residente la famiglia d’origine. La giovane ventisettenne si era convertita all’Islam dopo essersi sposata con il trapanese Francesco Cascio, anche lui islamizzato. Lei aveva assunto il nome di Khadija, lui quello di Muhammad. Erano stati in Siria dove sembra che Francesco abbia perso la vita. Lei era tornata in Italia e, secondo l’indagine, avrebbe continuato a fare da staffetta fra Turchia e Siria, trasferendo documenti riservati. L’arresto, eseguito dagli uomini della Digos di Alessandria, era scattato quanto gli investigatori italiani avevano ritenuto imminente la sua partenza. Da allora è detenuta in carcere a Torino
La chiusura delle indagini dovrebbe procedere la richiesta di rinvio a giudizio. Ha assunto la sua difesa l’avvocato Lorenzo Repetti. Lara, dal carcere, ha sempre detto di essere estranea ad organizzazioni terroristiche.