Arrestati per spaccio a Novi, le prime condanne
Due dei 18 denunciati, di cui 9 arrestati, per spaccio di sostanze stupefacenti, hanno patteggiato la pena; gli altri hanno chiesto il rito abbreviato. Il pubblico ministero ha chiesto pene complessive per circa 80 anni di carcere. In quattro affronteranno il processo per via ordinaria ma due non si trovano
Due dei 18 denunciati, di cui 9 arrestati, per spaccio di sostanze stupefacenti, hanno patteggiato la pena; gli altri hanno chiesto il rito abbreviato. Il pubblico ministero ha chiesto pene complessive per circa 80 anni di carcere. In quattro affronteranno il processo per via ordinaria ma due non si trovano
I proventi venivano poi depositati in conti correnti all’estero oppure spesi in feste e locali nel milanse.
Riuniti in un unico procedimento giudiziario, ieri sono comparsi davanti al giudice per le indagini preliminari. Solo tre dei diciotto hanno potuto patteggiare la pena: Samiha Aitzaina, 25 anni, condannata a 2 anni 8 mesi; El Arbi Moulim, 41 anni, detenuto, condannato ad 1 anno 11 mesi e Abdellah Hatif, che ha patteggiato 1 anno e 6 mesi.
Per gli altri, tutti di origine nordafricana, hanno optato per il rito abbreviato che si concluderà il prossimo 24 luglio.
In quattro sono stati rinviati a giudizio con rito ordinario ma due sono risultati latitanti.
Pesanti le pene richieste dal pubblico ministero: per quello che è stato considerato il manager del gruppo il Rachid Fettami, la richiesta più pesante: 10 anni di carcere e 100 mila euro di multa. Secondo l’accusa, lui aveva il compito di occuparsi dei contatti con personaggi di alto spessore criminale legati al traffico internazionale di stupefacenti e di organizzare tutta l’attività di approvvigionamento della droga.
Jaouad El Manyar era il suo vice, gestiva l’attività di spaccio al dettaglio e si occupava dei “grossi carichi” (è stato arrestato mentre trasportava 60 chili di hashish). La richiesta del pubblico ministero è di 7 anni e 8 mesi di carcere e una multa da 46 mila euro.
Per Imad Dahane, considerato il “cavallino”, ossia colui che si occupava delle consegne ai vari acquirenti, la pena richiesta è di 6 anni, 4 mesi e 50 mila euro di multa.
Le altre pene richieste: Hayder Aissaoui, 9 anni 8 mesi 68 mila e multa; Hacham Attari, 8 anni 4 mesi 60 mila euro di multa; Samir Bouzza Ou-Lhaj, latitante, rinviato a giudizio; El Haft Chidmi 5 anni 8 mesi, 30 mila euro di multa; Imad Dahane, 6 anni, 4 mesi 50 mila euro; Elarbi El Gourchi, 5 anni 6 mesi 44 mila euro; Mahamed Jarmouni, 6 anni 5 mesi 20 giorni e 50 mila euro; Brahim Kaabar 4 anni 30 mila euro; Rachid Khattabi, rinviato a giudizio, al momento irreperibile; Hakim Rachek, 9 anni 64 mila euro; Said Rachek, 6 anni 8 mesi e 46 mila euro di mula; Moustapha Sebbar, rinviato a giudizio; Mohammed Touati, rinviato a giudizio