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Trent’anni di carcere alla donna che uccise il marito
E' stata condannata ad una pena di 30 anni di carcere la donna che uccise il marito in una villetta a Basaluzzo. La donna era stata fermata dai carabinieri sul vialetto di casa con il coltello in borsa. Aveva ammesso l'uccisione del marito
E' stata condannata ad una pena di 30 anni di carcere la donna che uccise il marito in una villetta a Basaluzzo. La donna era stata fermata dai carabinieri sul vialetto di casa con il coltello in borsa. Aveva ammesso l'uccisione del marito
E’ stata condannata ieri per l’omicidio di Walter Corradini ad una pena di 30 anni di carcere dal giudice del tribunale di Alessandria, Paolo Bargero, giudicata con rito abbreviato. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 16 anni, il giudice ha applicato invece la pena massima.
Alla donna, originaria del Mozambico, sono state riconosciute solo le attenuanti generiche. Il giudice, pur riconoscendo che la donna, in passato, era stata sottoposta ad episodi di violenza e vessazioni da parti del marito, non ha concesso ulteriori sconti. Ora la difesa attende di leggere le motivazioni per presentare un probabile appello.
Corradini era un tecnico del gruppo Eni, ormai in pensione. In uno dei viaggi all’estero per motivi di lavoro aveva conosciuto la donna. Si erano sposati ed avevano avuto un figlio, che oggi ha circa 24 anni. Negli ultimi anni i rapporti si erano però deteriorati. Per un certo periodo la donna era andata a vivere insieme al figlio, lasciando la casa di Basaluzzo. Ma tornava spesso nell’abitazione coniugale. Aveva confidato ad alcune amiche di stare attraversando un momento difficile. Dopo l’omicidio aveva ricordi confusi, tanto che la difesa chiese che fosse sottoposta a perizia psichiatrica.
Ieri, davanti al giudice del tribunale, è stato celebrato il processo con rito abbreviato dopo il quale è stata emessa sentenza: condanna alla massima pena.