Incendiava i boschi, individuato grazie alle indagini dei carabinieri
Un uomo accusato di diversi incendi boschivi è finito in manette: è stato individuato grazie alle indagini compiute dai carabinieri di Novi Ligure con i colleghi della Forestale di Stazzano [AGGIORNAMENTO]
Un uomo accusato di diversi incendi boschivi è finito in manette: è stato individuato grazie alle indagini compiute dai carabinieri di Novi Ligure con i colleghi della Forestale di Stazzano [AGGIORNAMENTO]
Quasi due anni di indagini, condotte dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Novi Ligure insieme ai Forestali di Stazzano, hanno portato all’arresto di un uomo di 63 anni, Mauro Tancello, considerato responsabile di una serie di incendi, registrati nei boschi e nelle campagne del novese tra luglio e agosto 2017.
Originario della provincia di Nuovo, l’uomo è residente a Grondona, dove fa l’allevatore.
Le indagini sono state avviate dopo il verificarsi di una serie di incendi, a breve distanza di tempo e in una zona circoscritta del novese.
Grazie alle moderne tecniche investigative, i carabinieri hanno stretto poco a poco il cerchio che si è chiuso con l’arresto. Di grande ausilio all’attività investigativa sono state le diverse immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza dei comuni interessati: oltre a Grondona, gli incendi si sono verificati ad Arquata Scrivia, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Borghetto Borbera. Pozzolo Formigaro e Bosco Marengo. Nei filmati, poco prima e poco dopo dell’allarme, si nota infatti il passaggio di un’auto, una Fiat Panda, riconducibile a Tancello.
L’accusa è di incendio boschivo aggravato per 23 episodi ricondotti all’opera del pastore.
A scatenare la furia dell’uomo potrebbe essere stata una sorta di “protesta” nei confronti dell’autorità costituita. A fine luglio del 2017, infatti, carabinieri del Nas, Forestali, uffici di controllo sanitario, avevano accertato una serie di irregolarità sul terreno che gestiva in commodato d’uso. Il terreno e i fabbricati, attorno alla torre di Grondona, sono infatti sottoposti al vincolo paesaggistico. Il pastore li usava però come ricovero animali e come laboratorio per la produzione di formaggi. Vi erano anche segni di focolai, accesi probabilmente per smaltire rifiuti. Erano state pertanto elevate una serie di sanzioni. Gli incendi iniziarono il giorno successivo al sequestro del terreno.
Un uomo accusato di diversi incendi boschivi è finito in manette: l’uomo, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, è stato individuato grazie alle indagini compiute dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Novi Ligure insieme ai colleghi della Forestale di Stazzano. I dettagli dell’operazione saranno resi noti oggi in una conferenza stampa.