Sparò all’ex compagno di cella, condannato per tentato omicidio
Il Tribunale di Alessandria
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19 Dicembre 2018
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Sparò all’ex compagno di cella, condannato per tentato omicidio

E' stato condannato a 7 anni e 6 sei mesi di reclusione per tentato omicidio l'uomo residente a Serravalle ed autore della sparatoria avvenuto lo scorso aprile a Novi, dove rimase ferito il 43enne Roland Kola

E' stato condannato a 7 anni e 6 sei mesi di reclusione per tentato omicidio l'uomo residente a Serravalle ed autore della sparatoria avvenuto lo scorso aprile a Novi, dove rimase ferito il 43enne Roland Kola

CRONACA – E’ stato condannato a 7 anni e 6 sei mesi di reclusione per tentato omicidio Amelio Longo, 41 anni, residente a Serravalle. Era accusato di tentato omicidio, per aver esploso almeno tre colpi di arma da fuoco, uno dei quali andò a segno, verso Roland Kola, 43 anni.

La sparatoria avvenne a Novi, nell’aprile scorso, in via Urbano Rattazzi, in pieno giorno. In base a quanto è emerso dalle indagini, si trattò di un vero e proprio agguato: Longo aprì il fuoco e colpì Kola, che rimase gravemente ferito alla gamba.
I due si erano conosciuti in carcere e, una volta usciti, erano rimasti in contatto. Avevano il vizio del gioco e delle scommesse e, alla base della resa dei conti, ci sarebbe proprio un debito di gioco, di circa 10 mila euro.
Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, Kola, di nazionalità albanese, sarebbe vivo solo per un caso fortuito: l’arma si sarebbe infatti inceppata.

Mentre il ferito veniva soccorso da alcuni passanti, Longo si diede alla fuga. Fu arrestato a maggio, in un alloggio a Tortona. Le indagini condotte dai carabinieri di Novi avevano portato sulla pista del serravallese.
Difeso dall’avvocato Enrico Grillo di Genova, Longo negò che l’intenzione fosse quella di uccidere l’ex amico. Erano state eseguite alcune perizie, tra cui quella balistica per determinare la traiettoria del proiettile. Il pubblico ministero, Marcella Bosco, aveva chiesto una condanna pesante: 13 anni. Il giudice Giorgia De Palma ne ha inflitti 7 anni e mezzo. Dopo la pubblicazione delle motivazioni, l’avvocato Grillo ha preannunciato di valutare un ricorso in appello.

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