Aperto il nuovo ponte sul Lemme, il vecchio sarà abbattuto
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20 Dicembre 2018
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Aperto il nuovo ponte sul Lemme, il vecchio sarà abbattuto

E' stato aperto al traffico ieri, dopo il taglio del nastro, il nuovo ponte della Maddalena, sul torrente Lemme, tra Gavi e Carrosio, realizzato nell'ambito dei lavori per il Terzo Valico dei Giovi. Realizzato in due anni, è lungo 130 metri. Il vecchio sarà abbattuto

E' stato aperto al traffico ieri, dopo il taglio del nastro, il nuovo ponte della Maddalena, sul torrente Lemme, tra Gavi e Carrosio, realizzato nell'ambito dei lavori per il Terzo Valico dei Giovi. Realizzato in due anni, è lungo 130 metri. Il vecchio sarà abbattuto

GAVI – E’ stato aperto al traffico ieri, dopo il taglio del nastro, il nuovo ponte della Maddalena, sul torrente Lemme, tra Gavi e Carrosio, realizzato nell’ambito dei lavori per il Terzo Valico dei Giovi.

E’ una struttura struttura mista acciaio/calcestruzzo armato, che poggia su due piloni in alveo, costato circa 2 milioni di euro. Tecnicamente “è lungo quasi 130 metri e largo 9,5 metri, comprese banchine e camminamenti laterali dotati del necessario di impianto di pubblica illuminazione. In concomitanza alla realizzazione del ponte, Cociv ha eseguito importanti e necessarie attività di sistemazione delle sponde dell’alveo per preservarle da fenomeni erosivi”.

“Si tratta di una delle opere più importanti realizzate all’aperto, nell’ambito dei lavori di adeguamento previsti per il Terzo Valico” ha detto Mariano Cocchetti, responsabile del Terzo Valico per Rfi, presente all’inaugurazione insieme al direttore generale Cociv Mariano Meistro, ai sindaci del territorio e al presidente della Provincia Gianfranco Baldi. Il passaggio di consegne, da Rfi alla Provincia di Alessandria, è avvenuto ad un anno circa dalla fine dei lavori, iniziati nel 2016. 
Si sono infatti registrati tempi lunghi per questioni burocratiche ma anche per un certo ritardo nell’allestimento, con guard rail ed illuminazione, ultimata solo qualche settimana fa. 

 “E’ una di quelle opere – hanno detto Cocchetti e Meistri – che resteranno sul territorio, anche dopo il termine dei lavori per il Valico, a miglioramento della viabilità”.
Il vecchio ponte aveva infatti una curvatura che lo rendeva inadatto al passaggio di mezzi pesanti. Ora dovrà essere abbattuto e ne resterà in piedi solo un’arcata.
Lo studio della portata idraulica del nuovo ponte non ha infatti tenuto conto della presenza del preesistente altro manufatto e quindi, quest’ultimo, dovrà essere abbattuto. 
Cocchetti ha anche ricordato come lungo la provinciale 160, una delle più coinvolte nella realizzazione del Terzo Valico, “sono stati investiti 15 milioni di euro per adeguamenti o miglioramenti”.
Complessivamente, sulla rete stradale del basso Piemonte, sono stati spesi circa 100 milioni.
“Il territorio ha subito disagi in questi anni, ma sono state anche fatte opere, come il ponte, che un ente ormai senza risorse come la Provincia, non avrebbe mai potuto sostenere”, ha fatto presente Gianfranco Baldi.
Tra i “benefici” per il territorio, Cocchetti ha ricordato gli 11 milioni stanziati per i comuni e i 49 milioni ancora da destinare ad un progetto di sviluppo. “Contiamo sulla collaborazione di Regione, Provincia e Comuni per individuare un progetto condiviso che possa andare a beneficio del territorio”, ha detto il responsabile Rfi per il Terzo Valico. L’accordo su un unico progetto, però, ancora non c’è. 

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