Pernigotti, il Comune fissa i paletti per evitare speculazioni edilizie
Il consiglio comunale di Novi Ligure ha detto il primo sì a un provvedimento che ostacoli possibili attività speculative di carattere immobiliare nell'area dove ora sorge lo stabilimento Pernigotti
Il consiglio comunale di Novi Ligure ha detto il primo sì a un provvedimento che ostacoli possibili attività speculative di carattere immobiliare nell'area dove ora sorge lo stabilimento Pernigotti
Secondo il sindaco Rocchino Muliere, «la vicenda della Pernigotti non è ancora chiusa». Per il primo cittadino, il sostegno ai lavoratori deve semmai continuare ancora più forte e coeso. «Anche la variante parziale al Prg va in questa direzione – ha detto Muliere – Sull’area di viale della Rimembranza non deve esserci alcuna speculazione. Pertanto con la variante viene introdotta una norma che concede il cambio di destinazione d’uso solo nel caso in cui ci sia una ricollocazione della fabbrica nell’ambito del territorio comunale novese».
In consiglio non sono mancate le polemiche. La consigliera comunale Dilva Manfredi (Mdp), in una breve relazione letta a inizio assemblea ha rimarcato la mancata attenzione del Governo nei confronti della proposta di legge dell’onorevole Fornaro sulla salvaguardia dei marchi storici italiani, atteggiamento che il viceministro Di Maio ha anche avuto sull’analoga proposta dell’onorevole Riccardo Molinari. L’intervento di Dilva Manfredi ha acceso gli animi e Fabrizio Gallo, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha accusato di sciacallaggio la maggioranza. «Credo che si debba essere uniti – ha sottolineato Gallo – per il bene della Pernigotti e dei suoi dipendenti, come abbiamo fatto pochi giorni fa durante la conferenza dei capigruppo. Insieme abbiamo approvato un documento che è stato inviato al Governo». Anche Muliere ha ribadito che «non è il momento di divisioni»: «I riflettori devono rimanere accessi perché la parola fine non è ancora stata scritta».