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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
2 Marzo 2019
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Il gioiello va in Svizzera: dove e cosa si esporta dalla provincia

Non è una novità che le esportazioni oltre confine 'reggano' l'economia delle industrie provinciali. La gioielleria è il principale settore - seppur in flessione - per l'export alessandrino. La Svizzera resta il miglior mercato in assoluto

Non è una novità che le esportazioni oltre confine 'reggano' l'economia delle industrie provinciali. La gioielleria è il principale settore - seppur in flessione - per l'export alessandrino. La Svizzera resta il miglior mercato in assoluto

ECONOMIA – Quasi la totalità della manifattura prodotta in provincia di Alessandria viene esportata. Dove? Svizzera, Francia e Germania sono i mercati principali: tutti insieme raccolgono oltre la metà degli ordini. Nei primi nove mesi del 2018 – calcola la Camera di Commercio di Alessandria – il valore delle esportazioni alessandrine ha raggiunto quota 5,1 miliardi di euro + 4,5%, pari a 221 milioni di export in più.  Il dato è superiore alla media regionale (+0,6%) e nazionale (+3,1%). La nostra prima esportazione rimane quella della gioielleria e delle pietre preziose, grazie alle grandi maison del lusso che hanno preso casa a Valenza e dato un po’ di ‘respiro’ al settore orafo. Questo settore registra da solo un valore di 1,5 miliardi di euro (quasi 1/3 dell’export manifatturiero totale), ma queste esportazioni sono in flessione con -2,7% rispetto ai primi nove mesi del 2017: meno 42 milioni di euro di esportazione.

Il saldo della bilancia commerciale estero (export meno import) è positivo: + 2,2 miliardi di euro. La nostra provincia esporta per il 97% prodotti delle attività manifatturiere. Dopo i gioielli se ne vanno in giro per il Mondo prodotti chimici, prodotti della siderurgia, metalli di base, articoli in materie plastiche che insieme arrivano al 56% dell’export manifatturiero. Sono quindi le grandi industrie dei settori a tirare l’esportazione.

I comparti non manifatturieri incidono complessivamente per il 3% sul totale export: le voci più consistenti sono “prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca”, che però segna una variazione al ribasso di ‐26,2% e “prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento” che registra un aumento del 49,4%. i prodotti delle attività artistiche segnano un -69%.

La geografia delle esportazioni è quasi equamente divisa tra Unione Europea e paesi ‘extra’. Il 53% dei prodotti va verso paesi UE a 28 Stati, 47% verso paesi extra UE28. E’ verso la Germania che si registra l’aumento più consistente: 9,6%. In Francia si esporta soprattutto gioielleria e pietre preziose, il cui valore è passato da 403 milioni di euro nei primi 9 mesi del 2017 a 319 milioni nei primi 9 mesi del 2018. In Germania esportiamo principalmente prodotti della siderurgia, valore in diminuzione da 148 a 145 milioni di euro.

La Svizzera è in cima alla lista dei paesi non ‘europei’, con un dato export di 1 miliardo di euro, primo Paese di destinazione del nostro export in assoluto, e registra +4,1% rispetto ai primi 9 mesi del 2017. Parte prevalente dell’export verso la Svizzera è composta da gioielleria e pietre preziose, che passa da 760 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017 a 783 milioni nei primi 9 mesi del 2018. In generale, cresce l’export verso i paesi extra UE‐28: +5,8%.

Calano le esportazioni negli Emirati (-15,6%), in Turchia (-7,9%), Giappone (-3,6%), Hong Kong (-9,6%).