“Martirio di san Pietro”, il gioiello di Vasari si presenta dopo il restauro
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
20 Marzo 2019
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“Martirio di san Pietro”, il gioiello di Vasari si presenta dopo il restauro

E' un gioiello dell'arte cinquecentesca il "Martirio di san Pietro da Verona" di Giorgio Vasari appena finito di restaurare. L'opera sarà presentata al pubblico al complesso monumentale di Santa Croce, a Bosco Marengo

E' un gioiello dell'arte cinquecentesca il "Martirio di san Pietro da Verona" di Giorgio Vasari appena finito di restaurare. L'opera sarà presentata al pubblico al complesso monumentale di Santa Croce, a Bosco Marengo

BOSCO MARENGO – È un vero e proprio gioiello dell’arte cinquecentesca il “Martirio di san Pietro da Verona”, il dipinto su tavola di Giorgio Vasari appena finito di restaurare. L’opera sarà presentata al pubblico giovedì 21 marzo, alle 11.00, presso il complesso monumentale di Santa Croce, a Bosco Marengo. Il dipinto infatti proviene proprio dalla chiesa del convento fatto costruire da San Pio V, al secolo papa Michele Ghislieri, nato a Bosco nel 1504. L’intervento di restauro, promosso dalla Prefettura di Alessandria e finanziato dal fondo Edifici di culto del ministero dell’Interno, è stato eseguito nel 2018 da Cesare Pagliero di Savigliano, sotto la direzione della Soprintendenza.

L’opera, con l’originaria cornice cinquecentesca anch’essa restaurata, fu eseguita da Giorgio Vasari e dalla sua bottega tra il 1567 e il 1569 per l’altare maggiore della chiesa di Santa Croce annessa al convento domenicano. Il celebre pittore e architetto Giorgio Vasari fu chiamato dal papa a realizzare una grandiosa “macchina” d’altare, struttura architettonica in legno con dipinti sui quattro lati che venne successivamente smantellata in occasione della canonizzazione di Pio V (1712). La tavola già collocata sulla facciata posteriore, verso il coro, rappresenta il martirio del domenicano veronese Pietro Rosini, strenuo oppositore dell’eresia catara assassinato nel 1252. Il dipinto tratta un tema caro all’ordine dei frati predicatori in quanto utile strumento per la difesa della fede cattolica, in particolare nell’età della Controriforma. Dopo lo smantellamento dell’altare, i dipinti vasariani furono distribuiti tra la chiesa e il convento.

Nel 2010 il “San Pietro martire”, insieme all’originaria cornice cinquecentesca, è stato collocato negli spazi del convento, destinati fin dal 2000 a sede di un museo dedicato alla storia del complesso di Santa Croce.
Alla presentazione parteciperanno il prefetto di Alessandria Antonio Apruzzese, il sindaco di Bosco Marengo Gianfranco Gazzaniga, i soprintendenti Egle Micheletto e Mario Epifani e il restauratore Cesare Pagliero.

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