“Due motori per la vita: ecco come ho lottato contro il cancro”
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
1 Aprile 2019
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“Due motori per la vita: ecco come ho lottato contro il cancro”

A Novi Ligure la presentazione del volume "Due motori per la vita" di Barbara Biasia. "Ho preso due bastoncini da Nordic Walking e ho cominciato a camminare, camminare, camminare..."

A Novi Ligure la presentazione del volume "Due motori per la vita" di Barbara Biasia. "Ho preso due bastoncini da Nordic Walking e ho cominciato a camminare, camminare, camminare..."

NOVI LIGURE – Due bastoncini da cammino possono aiutare a combattere il cancro? Da soli non bastano, è ovvio, ma un’attività fisica regolare è importante per mantenersi in salute. E c’è chi, come Barbara Biasia, valdostana autrice del libro “Due motori per la vita – I miei primi anni di lotta contro il cancro”, ne ha fatto una vera e propria terapia. Malata oncologica, Biasia ha trovato un valido aiuto nel Nordic Walking (la camminata con i bastoncini, di origine finlandese) e in particolare nella sua variante Bungypump.

Sabato 6 aprile, alle 18.00, l’autrice sarà presente alla biblioteca civica di Novi Ligure, in via Marconi 66. Durante l’incontro si parlerà del libro ma anche dell’attività del Nordic Walking e della possibilità di praticarla nella zona di Novi. Interverranno l’oncologo Vittorio Fusco dell’associazione “Ciliberto” per la ricerca sul canco e gli istruttori di Nordic Walking Adelio Debenedetti, Simona Gotta e Paola De Gregorio.

Barbara Biasia ha voluto trasformare la sua odissea nella malattia lunga dieci anni in un libro, «per dare voce alle persone come me, che si sentono invisibili. Per aiutare altre donne e dare loro una forza nuova». «Nonostante la continua chemioterapia che cerca di mettermi in ginocchio ho preso due bastoncini da Nordic Walking e ho cominciato a camminare, camminare, camminare. Ho intitolato il mio libro ”Due motori per la vita” dedicandolo a quei due bastoncini che mi stanno portando così lontano», racconta la donna.
Il ricavato dalla vendita del libro è devoluto alla Lilt, all’associazione Viola e per interventi di estetica oncologica e dermopigmentazione, «perché anche noi siamo donne che hanno il diritto di sentirsi belle».

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