Pernigotti: offerta dimezzata, ecco perché è saltata l’intesa sulla gelateria
Dopo le verifiche sui conti, l'imprenditore interessato a rilevare il comparto gelateria della Pernigotti di Novi Ligure ha dimezzato l'offerta iniziale. Trattative a un punto critico
Dopo le verifiche sui conti, l'imprenditore interessato a rilevare il comparto gelateria della Pernigotti di Novi Ligure ha dimezzato l'offerta iniziale. Trattative a un punto critico
Anche il negoziato con la Laica è a un punto critico: «Riteniamo che le condizioni della proprietà turca Toksoz siano incompatibili con il nostro piano industriale, che prevede la centralità dell’hub di Novi Ligure e un preciso range temporale per far ripartire l’azienda», ha dichiarato a Radiocor Andrea Saini, presidente e amministratore delegato dell’azienda di Arona che si è candidata a rilevare la produzione della Pernigotti. Il periodo è quello che va da 13 maggio al 31 ottobre, cruciale per arrivare alla campagna invernale e natalizia con i volumi necessari. «Noi siamo disponibili a mettere a disposizione i nostri impianti per alcune produzioni, ma ce ne sono altre come nocciolati, cremini e torroni che devono essere prodotte nell’hub di Novi», ha detto ancora Saini. Anche l’intesa tra i Toksoz e Laica dunque sembra essere a un punto morto.