Alla scoperta del culto di Iside nel Piemonte Romano
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Lucia Camussi - l.camussi@ilnovese.info  
3 Maggio 2019
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Alla scoperta del culto di Iside nel Piemonte Romano

Un incontro di approfondimento sull'archeologia e il culto della dea Iside in Piemonte. Lo organizza la biblioteca Allegri di Serravalle Scrivia con la conferenza dell'archeologa Ilaria Montiglio

Un incontro di approfondimento sull'archeologia e il culto della dea Iside in Piemonte. Lo organizza la biblioteca Allegri di Serravalle Scrivia con la conferenza dell'archeologa Ilaria Montiglio

SERRAVALLE SCRIVIA – Un incontro di approfondimento sull’archeologia e il culto della dea Iside in Piemonte. Venerdì 3 maggio, alle 21.00, la biblioteca comunale di Serravalle Scrivia organizza la presentazione del saggio “Iside: la dea e il suo culto nel Piemonte romano” dell’archeologa Ilaria Montiglio.

Il libro sviluppa un’ampia discussione su un aspetto, forse a molti poco noto, inerente le attestazioni del culto della dea Iside sul territorio piemontese all’indomani della conquista dell’Egitto da parte di Roma.
Iside, famosa divinità egiziana, è riuscita a giungere e a stabilizzarsi in epoca romana in una terra totalmente diversa rispetto alla sua originaria Valle del Nilo. L’ingresso del culto isiaco in Italia, avvenuto soprattutto grazie agli scambi commerciali, ha consentito di comprendere nuovi aspetti religiosi inizialmente sconosciuti. I Romani, infatti, apprezzarono molto l’immagine di Iside sia come madre sia come colei che avrebbe potuto concedere speranza ed eternità a tutti gli uomini dopo la morte. Pertanto anche in Piemonte, nonostante sia un territorio assai periferico, Iside fu accolta con grande rispetto e devozione.

L’esistenza ad Industria (l’odierna Monteu da Po, a pochi chilometri da Torino) di un grande santuario consacrato alle divinità egizie Iside e Serapide ha reso possibile una diffusione regionale assai preponderante di tali culti. Quindi anche le altre attestazioni piemontesi, purtroppo scarse, riferibili al culto isiaco hanno consentito di proporre la possibile presenza di aree sacre oltre che a Torino, anche nelle zone limitrofe.

Ilaria Montiglio ha conseguito la laurea in Storia del Patrimonio Archeologico e Storico Artistico (nel settore di Archeologia e Storia dell’Arte Romana) presso l’Università degli Studi di Torino e il diploma di Specializzazione in “Beni Archeologici” (con Indirizzo Classico) presso l’Università degli Studi di Milano. I suoi studi vertono principalmente sull’architettura e l’aspetto cultuale del Piemonte romano. Ha partecipato a diverse attività di scavo archeologico in Piemonte, in Toscana, in Lombardia e in Sardegna. Dal 2010 lavora presso il Museo di Antichità Egizie di Torino come operatore didattico specializzato per visite guidate e laboratori per bambini ed adulti.

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