Cabella alle prese con il totogiunta. Il centrosinistra tenta il rilancio
Il neo sindaco di Novi Ligure al lavoro per formare la squadra di governo. Il centrosinistra di Muliere intanto prova a ripartire
NOVI LIGURE – Il neo sindaco di Novi Ligure Gian Paolo Cabella, che oggi sarà proclamato eletto dal presidente dell’Ufficio elettorale centrale, è al lavoro per formare la sua squadra di governo: «Verosimilmente sarà pronta all’inizio della prossima settimana», spiega. Il toto assessori dà in pole position per Forza Italia Maria Rosa Porta e Oscar Poletto. Per la Lega la scelta è invece più vasta: Giacomo Perocchio, Costanzo Cuccuru e Pino Dolcino sarebbero le scelte più ovvie se si decidesse di privilegiare l’aspetto del “peso” politico in termini di preferenze. Per Marco Bertoli, che pur essendo il più votato ha spesso dichiarato di non voler entrare in giunta, sarebbe pronto quantomeno il ruolo di capogruppo della Lega.
Tra le priorità che si è dato Cabella, una verifica del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti che dovrebbe partire in autunno, «per non pesare sui cittadini con tariffe più onerose o con sistemi troppo complicati».
Il centrosinistra invece si lecca le ferite e si prepara a ripartire. «La richiesta di cambiamento ha pesato moltissimo in città e ha fatto presa sugli elettori – dice l’ormai ex sindaco Rocchino Muliere – Vedremo se Cabella e i suoi saranno coerenti con quanto hanno promesso: ora il centrodestra governa a Roma, in Regione e a Novi e in caso di fallimento non potranno accampare scuse». A proposito del suo ruolo nei prossimi mesi, Muliere ha spiegato che terrà «insieme la coalizione che abbiamo costruito, in cui ci sono tanti giovani volenterosi che meritano fiducia».
L’assessore uscente Simone Tedeschi – il più votato del centrosinistra – annuncia che in consiglio comunale farà «un’opposizione leale ma intransigente». «Già nel mese di luglio dovrà essere portato in consiglio l’assestamento di bilancio e sarà un primo banco di prova molto importante», ricorda Tedeschi.
«In provincia di Alessandria, negli ultimi anni, per fattori differenti, abbiamo perso tutto. Dove abbiamo vinto (nei centri zona solo ad Ovada) non abbiamo presentato i simboli dei partiti», commenta Domenico Ravetti, unico consigliere del centrosinistra alessandrino sopravvissuto alla debacle in Regione. «Per ritornare in sintonia con le persone il cammino non sarà semplice».