Pernigotti, c’è l’accordo per l’anticipo della cassa integrazione
Ai lavoratori saranno versate somme di loro spettanza in attesa degli assegni dell'Inps. Alla riunione anche il neo sindaco Cabella
NOVI LIGURE – Non ci sarà il ritorno dell’assemblea permanente alla Pernigotti. I lavoratori della fabbrica di Novi Ligure, che non hanno ancora ricevuto l’assegno della cassa integrazione perché l’azienda avrebbe trasmesso all’Inps alcuni documenti in ritardo, hanno raggiunto un accordo con i vertici della Pernigotti. «Ai dipendenti verranno anticipate alcune competenze di loro spettanza, in attesa che arrivino i soldi della “cassa”», spiega il segretario provinciale della Uila-Uil Tiziano Crocco, che ieri è stato in riunione per due ore con i lavoratori novesi. L’intesa dovrebbe venire siglata ufficialmente già oggi o al più domani, ed entro la fine della settimana ai lavoratori della fabbrica di viale della Rimembranza dovrebbero ricevere i loro quattrini.
Il raggiungimento del compromesso consente di mettere da parte l’ipotesi di una nuova “assemblea permanente”, cioè del ritorno all’occupazione dello stabilimento da parte degli operai, come era accaduto per tre mesi da novembre a gennaio. Alcune decine di lavoratori, infatti, sono stati richiamati in fabbrica e negli uffici per dare seguito a una serie di ordinativi e la serrata per loro avrebbe avuto conseguenze pesanti.
Alla riunione con gli uomini e le donne della Pernigotti ha partecipato anche il neo sindaco Gian Paolo Cabella, con una folta delegazione della squadra di centrodestra. «Da parte nostra ci sarà il massimo sostegno alla causa dei lavoratori Pernigotti – ha detto Cabella a margine dell’incontro – L’attenzione nei confronti della loro situazione è costante a ogni livello, tanto che il neo governatore del Piemonte Alberto Cirio ha già garantito che, prima della pausa estiva, terrà una riunione della giunta regionale proprio qui a Novi, per occuparsi di questa crisi e non solo».