Consiglio, la “prima volta” di Cabella fila via senza scontri
A Novi Ligure primo consiglio comunale con poche sorprese. Bertoli avverte i suoi: "Gli assessori si possono revocare, i consiglieri no"
NOVI LIGURE — Consiglio comunale con poche scintille quello di ieri sera a Novi Ligure. La “prima volta” del neo sindaco Gian Paolo Cabella è filata via liscia come da programma. Nessuna sorpresa sul nome del presidente del consiglio comunale: è stato eletto Oscar Poletto (Forza Italia), che ha ricevuto anche il voto positivo di Lucia Zippo (M5s), mentre i democratici si sono astenuti. Nel discorso di insediamento, Poletto – citando la raccolta dei rifiuti e il Terzo Valico – ha detto che «ora si aprirà una stagione nuova». Alla vicepresidenza è stata chiamata all’unanimità Cecilia Bergaglio (Pd). Capigruppo sono stati nominati Marco Bertoli (Lega), Francesca Chessa (Forza Italia), Simone Tedeschi (Democratici per Novi) e la Zippo.
La prima parte della seduta è stata presieduta da Bertoli in quanto “consigliere anziano” (cioè consigliere più votato). L’esponente della Lega ha ancora una volta ringraziato Rocchino Muliere per aver consegnato la fascia a Cabella la notte del ballottaggio. Poi ha sottolineato che «il sindaco può revocare gli assessori ma non i consiglieri, che sono “gli azionisti” del Comune» e ha detto che «il consiglio sarà al centro del processo decisionale». E in effetti il capogruppo del Carroccio ha condotto le danze per tutta la riunione, facendo pesare esperienza, ruolo e preferenze raccolte alle urne.
Nelle dichiarazioni di apertura, Zippo ha lasciato intendere che potrebbe dimettersi prima della scadenza naturale del mandato: «Se riesco, rimarrò in consiglio cinque anni per ricordare alla maggioranza le promesse fatte, alcune delle quali erano anche nel mio programma. Voterò secondo coscienza, decidendo sulla base dei singoli provvedimenti».
Tedeschi ha annunciato una «opposizione costruttiva» ma pronta a diventare «intransigente» sui provvedimenti lontani dai valori del centrosinistra. Il capogruppo dem inoltre ha rimarcato l’assenza, all’ordine del giorno, della discussione sul programma di mandato e sugli indirizzi alle azienda comunali. «Fa bene il sindaco Cabella a voler approfondire certi temi prima di intervenire. Ma poi si comporta in maniera opposta». Il riferimento è alla lettera con cui il primo cittadino ha sostanzialmente chiesto le dimissioni dei vertici delle aziende partecipate. Un atto «improvvido», compiuto mentre le società comunali sono impegnate nell’approvazione dei bilanci.
L’ex sindaco Muliere è intervenuto a ricordare la vicenda Pernigotti e ha avvertito: «A settembre potrebbe esplodere anche il caso Ilva». Lo stesso ha fatto Luca Patelli, già portavoce degli operai Pernigotti: «Non dimentichiamoci dei lavoratori di Kme e Outlet, uno dei quali è stato licenziato proprio oggi».
Cabella si è riservato poche parole in chiusura di assemblea per ringraziare consiglieri e assessori, spronarli a fare un buon lavoro e per garantire il proprio impegno a favore della città. In apertura di seduta, invece, era stato Giacomo Perocchio a prendere la parola, per celebrare con un minuto di silenzio le vittime del bombardamento di Novi dell’8 luglio 1944.