Due mondi del vino si incontrano nel nome del Timorasso
Accordo franco-italiano per vinificare il Timorasso in Borgogna grazie alla collaborazione tra Massa, De Alessandrini (Sassaia) e Naigeon
CAPRIATA D’ORBA — Italiani e francesi da sempre sono avversari sul fronte del vino. Eppure l’accordo di collaborazione siglato lo scorso giovedì a Capriata d’Orba è riuscito a superare la tradizionale diffidenza con i cugini d’Oltralpe e porterà il Timorasso, il vino prodotto dalle antiche uve autoctone dei colli tortonesi e della val Borbera, a essere vinificato in una delle capitali dell’enologia mondiale, la Borgogna.
Due mondi diversi che si stringono la mano. Fautori dell’iniziativa Enrico De Alessandrini, titolare del brand Sassaia che sforna ottimi Gavi, Ovada, Barbera del Monferrato e Barolo, il famoso produttore francese Pierre Naigeon di Gevrey-Chambertin (Borgogna) e Valter Massa, principale artefice della riscoperta del Timorasso.
Dal punto di vista operativo, Sassaia vinificherà il Timorasso in Gevrey-Chambertin insieme a Pierre Naigeon. Saranno utilizzati vari stili per scoprire la versatilità del Timorasso, vino che si sta facendo conoscere nel mondo grazie ai grandi produttori di Tortona. Inoltre i produttori saranno invitati proprio a Gevrey-Chambertin durante la produzione per condividere i metodi di vinificazione.
Alla serata hanno partecipato l’ex sindaco di Capriata Daniele Poggio (oggi consigliere regionale per la Lega Nord), Marco Semino consulente per la comunicazione, il presidente del Consorzio dei colli tortonesi Gian Paolo Repetto, Silvio Davico produttore di Pomodolce (in rappresentanza dei coltivatori e produttori dei colli tortonesi) e Daniele Oddone, presidente del Consorzio tutela e promozione dell’Ovada Docg.