Mercatone, Serravalle va all’asta per la quarta volta in 5 anni
Nuova asta per la vendita dei negozi Mercatone Uno: quello di Serravalle è chiuso ormai dal giugno del 2015
SERRAVALLE SCRIVIA — Andrà all’asta per la quarta volta in cinque anni il punto vendita Mercatone Uno di Serravalle Scrivia. I nuovi commissari straordinari dell’azienda (Antonio Cattaneo, Giuseppe Farchione e Luca Gratteri) hanno pubblicato un bando per la cessione di tutti i punti vendita che l’anno scorso erano passati in capo alla Shernon Holding, fallita a maggio del 2019. Si tratta di un’asta “aperta”: non c’è un prezzo minimo e le offerte potranno riguardare anche solo uno dei negozi. Gli unici vincoli concernono il personale («l’acquirente dovrà mantenere per due anni i livelli occupazionali», nel caso di Serravalle si parla di 23 addetti), la prosecuzione dell’attività per almeno 24 mesi e la scadenza, fissata al 31 ottobre. Per il resto, liberi tutti.
Poi, ammesso che giungano offerte, scatterà il meccanismo per individuare le migliori. La procedura non terminerà prima del 2020. Nel frattempo, i 1.800 dipendenti rimangono in cassa integrazione. Il punto vendita di Serravalle – salvo brevissimi periodi sotto le feste natalizie – è chiuso ormai da giugno del 2015. La riapertura, nei piani di Shernon Holding, sarebbe dovuta avvenire il 1° agosto di quest’anno. Si prospetta invece un’altra lunga agonia.
Mercatone Uno venne fondata nel 1979 da Romano cenni e Luigi Valentini. L’azienda iniziò a operare nella grande distribuzione di mobili ed elettronica di consumo e ebbe un grande successo, tanto che nel 2015, anno del crac, conta 79 punti vendita in tutta Italia e 3.500 dipendenti. A quel punto la società venne affidata a tre commissari scelti dal ministero dello Sviluppo economico (Stefano Coen, Ermanno Sgaravato e Vincenzo Tassinari), che dopo due aste andate deserte riuscirono nel 2018 a vendere Mercatone Uno a due cordate di imprenditori: la Shernon Holding (che ottenne 55 negozi) e la Cosmo-Globo (che rilevò 13 punti vendita).
Peccato che la Shernon Holding, una società con sede a Malta e senza le coperture finanziarie necessarie a gestire un grande gruppo come Mercatone Uno, fallisca appena dieci mesi dopo, lasciando debiti per 101 milioni, di cui 11 nei confronti dell’Inps e 8 verso i clienti che hanno versato anticipi per merce mai ricevuta. Milioni di debito che si sono aggiunti ai 200 maturati nei tre anni di amministrazione straordinaria.