Tre sere con il naso all’insù in memoria di Alessandro e Giovanna
Arquata e il gruppo astrofili ricordano i coniugi morti nel crollo del ponte Morandi. In futuro anche un museo dell'astronomia
ARQUATA SCRIVIA — “Nel regno delle stelle”. L’hanno chiamata così gli astrofili di Arquata Scrivia la serata in memoria di Alessandro Robotti e Giovanna Bottaro in programma questa sera all’osservatorio di Lerma. Già, il regno delle stelle, il luogo dove si trovano anche i due coniugi morti il 14 agosto di un anno fa nel crollo del ponte Morandi a Genova. All’avvicinarsi di quel fatidico anniversario, si moltiplicano le iniziative per ricordare la coppia arquatese. Protagonista soprattutto il Gast, il Gruppo arquatese astrofili, di cui Alessandro era fra i collaboratori più attivi.
Si parte questa sera, venerdì 2 agosto alle 21.00 a Lerma, «con osservazioni di Giove, Saturno e delle costellazioni della volta celeste», spiega il presidente Giorgio Repetto.
Gli astrofili di Arquata saranno poi al al Maglietto di Novi Ligure, la struttura di località Merella che ospita anche il Museo dell’Apicoltura. Sabato 10 agosto dalle 21 alle mezzanotte sarà possibile osservare astri e pianeti. Come è noto, intono a quella data – ricorrenza del martirio di San Lorenzo – il nostro pianeta attraversa lo sciame meteorico delle Perseidi ingenerando una pioggia di stelle cadenti. Obiettivo puntato anche sulla luna, su Giove e Saturno.
Il momento più toccante è però atteso domenica 11 agosto ad Arquata Scrivia, organizzato dall’assessorato alla Cultura. In piazza Caduti, a partire dalle 21.00, si terrà la serata “Stelle di Arquata – In ricordo di due amici”. L’osservazione delle meraviglie del cielo a cura del Gast si affiancherà alla musica della Plastic Onion Band, dei Papel Matz e della Lamp Operators Band. Parteciperà anche il Teatro della Juta.
Già a ottobre dello scorso anno artisti, attori e musicisti avevano lavorato insieme per uno spettacolo il cui ricavato era stato consegnato al Gast: «Insieme ai telescopi donati dalla famiglia Robotti, useremo i fondi per aprire un museo dell’astronomia», spiega Daniele Cipollina, uno dei referenti dell’associazione.