Un concerto per scoprire l’antico suono della dulciana
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Elio Defrani  
30 Agosto 2019
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09:54 Logo Newsguard
borghetto borbera

Un concerto per scoprire l’antico suono della dulciana

A Borghetto Borbera l'ensemble Les Nations proporrà un concerto con l'antico strumento della dulciana, caduto in disuso alla fine del Seicento

BORGHETTO BORBERA — Sarà l’ensemble Les Nations a esibirsi questa sera, venerdì 30 agosto, a Borghetto Borbera, nell’ambito della 40esima stagione di concerti sugli organi storici della provincia di Alessandria. Un appuntamento straordinario, in programma alle 21.00 alla chiesa di Sant’Antonio, per ascoltare il suono di uno strumento insolito e particolare, la dulciana. «È uno strumento ad ancia doppia che nasce nel Cinquecento – spiega Elena Bianchi, che con Arianna Lanci (voce) e Maria Luisa Baldassari (clavicembalo) forma l’ensemble – Si può considerare antenato del fagotto, in Italia infatti veniva chiamato fagotto chorista. Viene ricavata da un unico pezzo di legno al cui interno vengono scavate due camerature coniche collegate tra loro nella parte inferiore dello strumento, per cui la lunghezza totale della colonna sonora è di circa 2 metri».

«In origine veniva spesso suonato in consort: strumenti della stessa famiglia ma di misure diverse suonavano rispettivamente le parti di soprano, contralto, tenore e basso. Veniva utilizzato soprattutto come strumento di basso continuo, anche per raddoppiare la voce del basso nella musica sacra. A partire dall’inizio del Seicento ha anche un repertorio più solistico e virtuosistico. Dalla fine del Seicento cade definitamente in disuso, sostituita dal fagotto», dice ancora Bianchi.

«Ho iniziato da bambina a suonare il flauto dolce, mi sono avvicinata poi al fagotto barocco e da lì il passo verso altri strumenti della stessa famiglia è stato breve», conclude Elena Bianchi.

Les Nations proporranno un interessante spaccato di brani del Cinquecento e del Seicento, con musiche di Monteverdi e dei più famosi compositori del suo tempo (Bartolomeo Tromboncino, Marchetto Cara, Andrea Gabrieli, Diego Ortiz e altri) fra cui Carlo Filago che fu l’organista in varie rappresentazioni di opere monteverdiane.

Durante il concerto saranno anche presentati i lavori di restauro della facciata e degli affreschi dell’abside.

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