Locarno 72, l’esperienza del Pardo
La neo direttrice artistica Lili Hinstin ha dato un'impronta che si è fatta sentire anche nell'assegnazione dei premi
LOCARNO — Si è appena conclusa la magica esperienza del 72esimo Locarno Film Festival, manifestazione cinematografica di alto profilo e tra le più rinomate a livello europeo. Ospitata tra le dolci alture svizzere Locarno, con la sua piazza Grande, regala la perfetta cornice per la più grande sala cinematografica a cielo aperto, esperienza straordinaria sia per cinefili che non. Parlando di esperienze nuove non si può tralasciare l’impronta della neodirettrice artistica Lili Hinstin che si è decisamente fatta sentire. Criticata per la poca internazionalità, sulla scelta di alcune sezioni, è stata apprezzata invece per l’audacia nell’assegnazione del dissacrante Pardo d’onore Manor a John Waters. La stessa irriverenza ha contraddistinto le sei Crazy Midnight, un “secondo spettacolo” di tutto rispetto dal carattere inedito e controcorrente.
Altra nuova istituzione è il Premio Utopia che ha reso omaggio a un visionario come Enrico Ghezzi. Questa menzione speciale è assegnata a figure che nel cinema hanno sempre creduto e, citando le motivazioni ufficiali, “con il loro prezioso operato hanno reso realizzabile una grande utopia legata all’universo del cinema”. La premiazione di Ghezzi al Gran Rex, con Béla Tarr e il loro abbraccio di reciproca stima e affetto, è da considerare sicuramente come uno dei momenti più toccanti e salienti di tutto il festival [nella foto].
Ma se il primo cuore del festival sono le emozioni non dimentichiamo che il secondo è il palmares, ecco i vincitori di quest’anno: Pardo d’oro (Gran Premio del Festival) VITALINA VARELA di Pedro Costa, Portogallo | Premio speciale della giuria PA-GO (Height of the Wave) di PARK Jung-bum, Corea del Sud | Pardo per la migliore regia – città e Regione di Locarno Damien Manivel per LES ENFANTS D’ISADORA, Francia/Corea del Sud | Pardo per la migliore interpretazione femminile Vitalina Varela per VITALINA VARELA di Pedro Costa, Portogallo | Pardo per la migliore interpretazione maschile Regis Myrupu per A FEBRE di Maya Da-Rin, Brasile/Francia/Germania | Concorso Cineasti del presente: Pardo d’oro BAAMUM NAFI (Nafìs Father) di Mamadou Dia, Senegal | Swatch First Feature Award (Premio per la migliore opera prima) BAAMUM NAFI (Nafìs Father) di Mamadou Dia, Senegal | Menzione speciale INSTINCT di Halina Reijn, Paesi Bassi | Pardi di domani Concorso internazionale: Premio per la migliore regia Pardi di domani PIANIFICA OTPUSK (Leave of Absence) di Anton Sazonov, Russia.
Tirando le fila di questa 72° edizione fatta di tante prime volte, tra alti e bassi, il bilancio è sicuramente positivo, il banco di prova è stato superato con un compitino ben fatto dalla direttrice artistica. La domanda che però resta ora, in attesa di Locarno 73°, è: il secondo atto a firma di Lili Hinstin sarà più potente del primo?