Hortus, Anna Della Rosa chiude l’edizione dei record
Ultimo appuntamento di Hortus Conclusus con una delle attrici protagoniste del film premio Oscar "La grande bellezza"
NOVI LIGURE — Sarà Anna Della Rosa a chiudere questa sera la quinta edizione della rassegna culturale Hortus Conclusus, organizzata a Novi Ligure dal regista Andrea Lanza. I numeri, in continua crescita, hanno premiato la manifestazione estiva che quest’anno si è concretizzata in 40 eventi, di cui una quindicina creati ad hoc per Hortus Conclusus (come la prima esibizione assoluta in Italia della compagnia californiana di danza “Kinetech arts”). E gli spettatori hanno gradito: 1.500 le presenze, con un incremento del 50 per cento rispetto al 2018. Tante le persone anche da fuori città, a conferma che la kermesse ha ormai valicato i confini novesi.
Un successo possibile grazie alla disponibilità dei residenti del centro storico che hanno messo a disposizione il proprio giardino (dieci quelli che hanno fatto da palcoscenico agli eventi) e ai venti volontari che hanno contribuito con il proprio lavoro. «Quest’anno la manifestazione ha portato con sé anche un piccolo ma significativo indotto economico – commenta Andrea Lanza – Il pubblico di Hortus ha cominciato a usufruire dell’offerta commerciale e ricettiva della città».
Questa sera, martedì 10 settembre alle 21.00, il giardino di Palazzo Durazzo (via Paolo da Novi 1, ingresso 15 euro), ospiterà “Acqua viva” di Clarice Lispector con Anna Della Rosa, attrice di teatro che il pubblico conosce soprattutto per l’interpretazione della “ragazza esangue” nel film premio Oscar “La grande bellezza”, per la regia di Paolo Sorrentino.
L’autrice Clarice Lispector, ucraina d’origine ma emigrata piccolissima con la famiglia a Rio de Janeiro, è considerata oggi una delle più importanti scrittrici brasiliani del Novecento. In “Acqua viva” si rivolge a un uomo che molto ha amato e da cui si è da poco separata, e in quella prateria che è la solitudine nella quale si ritrova, ora galoppa con la potenza di un cavallo, ora brancola con lo smarrimento che le deriva dalla mancanza d’amore. Suoni di pioggia, di vento, canti di uccelli, accompagneranno a tratti questa lettura drammatizzata del testo, questa “Acqua viva”, che è una resurrezione, un’emancipazione, un canto di allegria purissima.
Anna Della Rosa nasce professionalmente alla scuola d’arte drammatica Paolo Grassi. I suoi lavori a teatro non si contano più: ha lavorato con Toni Servillo, Lluis Pasqual, Pascal Rambert, Martin Kusej, Valter Malosti e Simone Toni, giusto per fare qualche nome. Ha vinto il premio Eti Olimpici del Teatro come migliore attrice emergente, il premio Virginia Reiter, il premio Duse come migliore attrice giovane di teatro.