PalaPatri, via ai lavori aspettando il maxi centro sportivo
Via ai lavori di ampliamento del PalaPatri. Ma Serravalle non rinuncia all'idea di un grande centro sportivo a ridosso dell'Iper
SERRAVALLE SCRIVIA — Partiranno la settimana prossima i lavori per l’ammodernamento del palazzetto dello sport di Serravalle Scrivia. Il 16 settembre il Comune darà ufficialmente il via libera agli uomini dell’impresa Prunotto di Grinzane Cavour (Cuneo), vincitrice della gara d’appalto che si è conclusa a luglio.
L’importo dei lavori è di circa 500 mila euro, a fronte di un costo totale di 648 mila euro. Ampliare il PalaPatri è ormai una necessità inderogabile: la Federazione italiana pallacanestro infatti prevede che il campo per la pratica agonistica debba avere dimensioni pari a 15 metri per 28, ed essere ad almeno due metri da qualsiasi ostacolo fisso. «Da più di dieci anni, da quando sono cambiate le regole federali, il Basket Club Serravalle non ha più un campo a norma – spiega il presidente del sodalizio Riccardo Lera – Anche questa stagione la affronteremo in trasferta, disputando i match della Serie C Gold in trasferta, al palasport di Valenza».
Per restituire il palazzetto di viale della Rimembranza alla sua piena funzionalità serviranno però almeno sei mesi. «Modificheremo la sagoma del palazzetto, andando a demolire l’ala laterale più bassa, per estendere la struttura, arretrare le scale di accesso alla gradinata e allargare il campo», dice il tecnico comunale Federico Fontana.
La strada percorsa è stata tanta: il primo progetto di ammodernamento del palazzetto intitolato al “prof” Gian Luigi Patri risale al dicembre 2008, ma solo dieci anni dopo, nel maggio 2018, è stato redatto il progetto definitivo, approvato qualche mese dopo. Poi c’è voluto il progetto esecutivo, che si è portato via altri quattro mesi. Nel frattempo il Comune ha ottenuto i soldi per i lavori grazie a un mutuo acceso presso l’Istituto per il credito sportivo. Ora finalmente il semaforo verde ai lavori.
Rimane però sul tavolo un altro progetto, ben più ambizioso. «Quando il commissario di governo del Terzo Valico ha lanciato l’iniziativa di un progetto condiviso per il territorio degli 11 Comuni interessati dai cantieri, finanziato con i soldi del Cipe, noi avevamo proposto di costruire un moderno palazzetto intercomunale, dedicato a diverse attività sportive», ricorda il sindaco Alberto Carbone. Poi Iolanda Romano si è dimessa e della maxi iniziativa di sviluppo del territorio (49 milioni di euro in ballo) non si è più saputo nulla. «Noi però quel progetto non l’abbiamo dimenticato, abbiamo anche un’area di 50 mila metri quadrati di proprietà pubblica, tra il quartiere di Ca’ del Sole e l’Iper», afferma l’assessore Antonino Bailo, che prova a stuzzicare il suo omologo di Novi Ligure, Costanzo Cuccuru, pungolandolo sui costi: «Costruendolo lì, risparmieremmo anche un po’ di soldi».