Terzo Valico, le Ferrovie dicono no al ripristino dello Shunt
Bocciata la richiesta del Comune di Novi di tornare al progetto originario. Cabella prende atto ma proporrà nuove modifiche al tracciato
NOVI LIGURE — Lo shunt non sarà ripristinato e il tracciato del Terzo Valico rimarrà quello attualmente in corso di realizzazione. Lo ha detto l’amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile al sindaco di Novi Ligure Gian Paolo Cabella, che la settimana scorsa lo ha incontrato a Roma insieme all’assessore alla Viabilità Marisa Franco. Secondo Rfi – la società delle Ferrovie che si occupa di infrastrutture – è impossibile tornare al vecchio progetto (che invece prevedeva una bretella nel basso Pieve) visto lo stato di avanzamento dei lavori e i ritardi già accumulati «per effetto delle modifiche di tracciato pretese dalla precedente amministrazione comunale», dicono dal municipio.
Secondo la maggioranza che oggi guida la città di Novi, l’eliminazione dello shunt porterà «disagi e le conseguenze negative per la popolazione», perché i convogli del Terzo Valico passeranno in città, lungo la linea ferroviaria attualmente esistente. Pertanto la giunta «ha avanzato formale richiesta di ritornare al progetto originario del tracciato», che nell’area del basso Pieve prevedeva una bretella – lo shunt appunto – per bypassare il centro abitato.
Tornare al progetto originario, però, comporterebbe un ulteriore passaggio autorizzativo al Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, tale da prolungare in modo preoccupante i tempi di realizzazione dell’opera. Per eliminare lo shunt che era previsto nel primo progetto del Terzo Valico ci vollero oltre quattro anni di passaggi tecnici e burocratici (dal maggio 2014 al luglio 2018).
Nel corso dell’incontro, Gentile ha osservato che parte delle preoccupazioni circa la rumorosità dei convogli merci potrebbero essere mitigate da una nuova metodica di realizzazione delle barriere anti rumore, meno impattanti dal punto di vista estetico. Rassicurazioni che però non hanno convinto Cabella: in consiglio comunale presenterà «un nuovo tracciato che si integri con il progetto, ormai condiviso e dal quale non è possibile tornare indietro, del Terzo Valico, permettendo ad alcune categorie di trasporti (primi tra tutti i collegamenti merci) di bypassare il centro abitato».