OVADA – “Il mio sogno professionale? Far capire a chi vive qui quanto sia importante valorizzare il nostro territorio.” Inizia così il racconto di Elisa Ferrari, ex studente del corso di Turismo presso la Casa di Carità Arti e Mestieri di Ovada.Ottenuto il diploma, aveva deciso di iscriversi ad un corso che le permettesse di entrare nel mondo del lavoro in poco tempo.
Qualche mese più tardi, però, aveva iniziato a capire come alcune materie che poco amava, diventano fondamentali attraverso un approccio pratico: registrare una fattura, rispondere ad una mail in inglese, costruire un piano di comunicazione per un evento, rispondere alle domande dei turisti in modo corretto. Nel corso delle lezioni ha incontrato professionisti del settore turistico che hanno raccontato la propria esperienza attraverso delle simulazioni pratiche e ha iniziato a guardare Ovada con occhi diversi. I docenti le avevano fornito la chiave per leggere in un altro modo il luogo dove aveva sempre abitato.
“Per me i luoghi da visitare erano sempre altri, lontani, qui davo tutto per scontato. E sbagliavo, perché se ci fermiamo a guardare anche qui c’è la meraviglia!”. Lo stage l’ha portata allo IAT, ufficio di informazione ed accoglienza turistica, dove ha potuto mettere in pratica le competenze acquisite e capire che quel lavoro era giusto per lei. Il frutto del suo impegno è arrivato con l’assunzione a tempo indeterminato a distanza di un anno dallo stage. In ufficio Elisa si occupa, insieme ad una collega, di gestire eventi e manifestazioni dell’Ovadese, ma stanno anche formando una rete di contatti umani, visitando le strutture del territorio e conoscendo chi ci lavora. “Quest’estate la nostra zona è stata scelta come meta da molti turisti, sono arrivati persino dalla Corea! Sicuramente il settore turistico è in crescita e consiglio a tutti i ragazzi di vivere le nostre terre e di puntare sul Turismo, visto che c’è ancora tanto da fare”.