Pullman, rincari al via. E il Cit è ancora senza guida
Scattano gli aumenti decisi a livello regionale, biglietti più cari in media di 10 centesimi. Intanto al Cit Bonvini rinuncia alla nomina
NOVI LIGURE — Aumenti in vista per il trasporto extraurbano. L’Amp, l’Agenzia per la mobilità piemontese, ha infatti deliberato le nuove tariffe, che entreranno in vigore domani, domenica 1° dicembre. Il rincaro riguarderà i biglietti e gli abbonamenti dei pullman extraurbani e i treni regionali. L’aumento medio sarà di circa 10 centesimi a tratta.
Qualche esempio: oggi per andare da Novi a Serravalle con l’autobus del Cit si spendono 1,90 euro; da domani saranno 2,00 euro. Per raggiungere Arquata e Gavi il costo oggi è di 2,10 euro, in futuro saranno 2,20. Per Voltaggio e Bosio si passerà da 3,05 a 3,10 euro. Di pari passo aumenteranno anche gli abbonamenti: il mensile per Serravalle passerà da 38 a 39 euro, quello per Arquata e Gavi da 46,50 a 48. Due euro in più invece per l’abbonamento per Voltaggio e Bosio: da 65,50 a 67,50. Per gli abbonamenti annuali dedicati agli studenti, l’aumento medio sarà del 2,9 per cento: Serravalle 311,50 euro (contro gli attuali 303), Arquata e Gavi 381 euro (ora sono 370,50), Bosio e Voltaggio 537 euro (ora 522).
Gli stessi aumenti riguarderanno anche i pullman di Arfea-Autostradale. I biglietti per Alessandria, Tortona e Ovada passeranno infatti da 3,05 a 3,10 euro.
Intanto il Cit, l’azienda di trasporti di Novi, continua a navigare in acque agitate. L’amministratore unico designato, il leghista Francesco Bonvini, ha dovuto rinunciare all’incarico perché non ha ricevuto il nulla osta da parte del proprio datore di lavoro, Rete Ferroviaria Italiana, per un presunto conflitto di interessi. L’assemblea dei soci (il Cit è di proprietà del Comune di Novi e di diversi Comuni della zona) lo scorso 25 novembre ha preso atto della situazione ma ha respinto all’unanimità la proposta del presidente dimissionario Giuseppe Licata di avviare le procedure di composizione assistita della crisi previste dal Codice della crisi d’impresa. Mercoledì si terrà una nuova assemblea, da cui dovrebbe scaturire il nuovo consiglio di amministrazione. Nel frattempo, per l’ordinaria amministrazione, rimane in carica Licata.