Dolci terre, prodotti tipici del territorio (ma anche dalla Corea)
Verrà inaugurata stamattina la 24esima edizione della kermesse enogastronomica. Presenti anche prodotti dalla Sud Corea
NOVI LIGURE — È tutto pronto per la 24esima edizione di “Dolci Terre di Novi”, uno dei più attesi appuntamenti dell’anno che si svolgerà al centro fieristico di viale dei Campionissimi da oggi a domenica 8 dicembre (ingresso gratuito). La rassegna delle produzioni dolciarie vitivinicole e gastronomiche, organizzata dal Comune di Novi Ligure, per il 24esimo anno consecutivo continua a rappresentare un punto di riferimento tra le iniziative di settore. Quest’anno ai prodotti tipici del territorio si affiancheranno quelli della Sud Corea, i cui stand proporranno sciroppo di riso e cialde di riso croccante. Il taglio del nastro è fissato alle 10.00 di oggi, venerdì 6 dicembre.
Alla tre giorni del gusto è confermato lo spazio dedicato al prestigioso mercato delle Dolci Terre: oltre cento bancarelle di prodotti tipici della zona, e non solo, realizzato in collaborazione con le associazioni dei settori agricolo, artigianale e commerciale. L’allestimento ripropone la formula collaudata dei percorsi del gusto, itinerari che si snoderanno all’interno dei padiglioni espositivi raggruppando le diverse produzioni agroalimentari in categorie omogenee: formaggi e salumi, prodotti della terra, dolci, vini e distillati, pastifici. Non mancheranno i prodotti dei Presidi Slow Food e quelli DeCo a denominazione comunale.
Confermata anche la presenza dei Maestri Panificatori che sforneranno la focaccia novese DeCo abbinata, come da tradizione, al grande vino bianco del Piemonte: il Gavi Docg. Presenti in enoteca anche con il Dolcetto di Ovada, il Barbera del Monferrato, il Brachetto di Acqui e i vini premiati al 45esimo concorso enologico Marengo Doc.
Nello spazio degustazioni saranno poi di scena i piatti della tradizione novese a cura dello chef Davide Ghezzi e la farinata con i ceci della Merella. Presente anche uno spazio aperitivo con i gioielli gastronomici del territorio e la possibilità di degustare: zuppa di ceci, ravioli in tutti i modi, polenta con gorgonzola, chiocciole alla borgogna, bagna caoda e robiola di Roccaverano. Da non perdere l’appuntamento di sabato 7 dicembre (ore 17.30) con “Caglio che Luppoli”, laboratorio Slow Food alla scoperta degli abbinamenti tra formaggi del mondo e le birre artigianali (costo 15 euro).
Nei giorni della kermesse, nei locali del centro fieristico si terranno anche gli appuntamenti della Torre di Carta, la fiera del libro e degli illustratori.