Stop alle manifestazioni, il mercato del giovedì invece si farà
Le misure di contenimento del coronavirus potrebbero prolungarsi anche oltre il 1° marzo
NOVI LIGURE — Non si terrà la festa di carnevale organizzata a Novi Ligure il 29 febbraio. La grande kermesse con sfilata di maschere e carri – la prima da molti anni a questa parte – ha dovuto cedere il passo alle misure di contenimento del coronavirus.
Come è noto infatti, per tutta la settimana sono vietate in Piemonte «le manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico, anche di natura culturale, ludico, sportiva e religiosa».
A Novi è stato annullato lo spettacolo riservato alle scuole in programma domani al teatro Giacometti e quello organizzato dall’associazione Libera per venerdì. Sabato si sarebbero dovuti tenere il “CarNoviale” e il concerto di Paolo Bonfanti, ma entrambi sono stati annullati. Chiuse le scuole di ogni ordine e grado e sospese anche tutte le attività culturali in programma presso la biblioteca civica (corso di postura del 25 e 28 febbraio, conferenza Unitre del 27 febbraio, conferenza Fai del 29 febbraio).
Il mercato settimanale del giovedì, invece, si svolgerà regolarmente. Anche oggi, mercoledì 26 febbraio, saranno chiusi al pubblico gli uffici comunali, fatti salvi i servizi essenziali e di pubblica utilità (in primis, la polizia municipale e la protezione civile).
A Gavi annullato il tradizionale Pranzo della Merla, organizzato ogni anno dai Cavalieri del Raviolo. Annullate tutte le assemblee di zona degli agricoltori Cia, compresa quella che si sarebbe dovuta tenere a Novi giovedì 27 febbraio. Ad Arquata Scrivia i servizi bibliotecari, i corsi Unitre e le attività nelle palestre sono sospesi fino al 1° marzo. Anche lo spettacolo “Borsellino”, in programma domenica 1° marzo al teatro della Juta di Arquata, è stato rinviato a data da destinarsi.
Le misure di contenimento del virus però potrebbero prolungarsi anche dopo il 1° marzo. «In Piemonte i casi negli ultimi due giorni non sono aumentati. Tutti coloro che sono stati posti sotto osservazione sono risultati negativi», ha detto l’assessore alla Sanità Luigi Icardi. Tuttavia, bisogna «prendere atto della situazione del Nord Italia: la Lombardia si trova in una posizione un po’ diversa». Da qui la possibilità di «prorogare ancora per un po’» le misure restrittive. La decisione sarà presa venerdì, «d’intesa con il ministero e con le altre Regioni».