Il presidente della Cri: “Stavo male, ma nessun tampone”
Sintomi compatibili con il Covid-19 per Antonio Pavoli: "Ora sto bene, ma temo per gli altri volontari. Perché non ci fanno il test?"
SERRAVALLE SCRIVIA — Sta bene ora Antonio Pavoli, 59 anni, commissario della Croce Rossa di Serravalle Scrivia. La settimana scorsa ha iniziato ad accusare sintomi compatibili con il coronavirus e si è messo in auto isolamento. Finora però non è riuscito a ottenere l’analisi con il tampone, per capire se davvero è entrato in contatto con il Covid-19.
«I nostri equipaggi sono in prima linea – dice Pavoli – Io stesso sono intervenuto in soccorso di pazienti che sono poi risultati positivi al coronavirus». Il suo caso però non è stato ritenuto prioritario: «Ho seguito tutta la trafila burocratica, rivolgendomi al numero di emergenza 1500, all’Asl, alla regione… Evidentemente un soccorritore non conta quanto un calciatore o un personaggio dello spettacolo», aggiunge con amarezza.
La preoccupazione di Pavoli però non è tanto per sé: «Avevo febbre alta e disturbi intestinali, ma non crisi respiratorie fortunatamente», racconta. «Ora sto bene, ma prima di ammalarmi sono stato a contatto con altri volontari della Croce Rossa e con diversi pazienti. Sapere se sono positivo o no al Covid-19 servirebbe in primo luogo a loro».
A scopo precauzionale, comunque, la Cri serravallese ha deciso di procedere alla sanificazione della propria sede e dei mezzi: i servizi torneranno pienamente operativi da dopodomani.