Arrivano i soldi, saranno i sindaci a distribuirli
Conte e Gualtieri spiegano il nuovo decreto: "Nessun cittadino sarà lasciato indietro"
ALESSANDRIA – Arriveranno, immediatamente, soldi e saranno i sindaci a provvedere alla distribuzione, in particolare per le persone meno abbienti.
E’ la sintesi della conferenza stampa del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del ministro all’Economia, Roberto Gualtieri, conclusasi da poco.
Le prime parole di Conte sono state “per le vittime e i loro famigliari”, in una giornata in cui “si sono registrati 1.534 guariti, ovvero il numero più alto finora“.
Poi, il premier ha spiegato: “Ci sono tanti cittadini in difficoltà, siamo consapevoli delle persone che soffrono, anche dal punto di vista psicologico. Le sofferenze sono anche materiali, da parte di chi ha qualche difficoltà per reperire generi alimentari e prodotti farmaceutici. Abbiamo lavorato intensamente per varare subito un provvedimento di grande impatto, coinvolgendo i sindaci che sono le nostre sentinelle, le prime antenne sul territorio. Ci affidiamo a loro. Abbiamo firmato un decreto che dispone di 4.3 miliardi, un anticipo dei soldi che giriamo ai comuni. Ma la cosa più importante è che con una ordinanza della Protezione civile aggiungiamo a questo fondo 400 milioni che destiniamo ai comuni (in base alla demografia e alle condizioni economiche, ndr) col vincolo di destinarli a persone che non hanno soldi per fare la spese“.
Conte ha anche aggiunto: “Confidiamo che, dalla settimana prossima, i sindaci siano in grado di consegnare i buoni spesa anche grazie ad associazioni del terzo settore. Nessuno sarà solo né abbandonato a se stesso. Dobbiamo aiutare chi è in maggiore difficoltà. Deve nascere una catena di solidarietà. Ci saranno anche misure rafforzate per favorire le donazioni e non tasseremo la solidarietà. Faccio anche appello alla grande distribuzione perché faccia sconti del 5 o del 10% per chi fa acquisti con i buoni spesa“.
E ancora: “Adesso è importante che i 25 miliardi del decreto Cura Italia arrivino nelle tasche dei cittadini. E’ una platea di 11 milioni di persone, stiamo facendo tutto perché i tempi della burocrazia siano azzerati. Su questo sarò intransigente. L’Inps sta lavorando alacremente: chi ha diritto a cassa integrazione ordinaria o in deroga o al ‘bonus’ (per il mese di marzo) deve poter beneficiarne al più presto. I percorsi burocratici saranno semplificati, tanto per i privati che per le imprese. Vi chiedo di comprendere questo sforzo. Noi stiamo facendo impossibile”.