Bocconi avvelenati, colpiscono nonostante la quarantena
Tre casi nelle ultime sei settimane: l'ultimo giovedì, con un cane salvato in extremis
CASSANO SPINOLA — La cattiveria non va in quarantena: a Cassano Spinola nelle ultime sei settimane sono stati segnalati ben tre tentativi di avvelenare i cani, di cui uno finito tragicamente con la morte dell’animale.
L’ultimo episodio è stato registrato la mattina di giovedì. La denuncia arriva da Stefania Fida, 26 anni, istruttrice del centro ippico “Il Cavallino d’Oro” e presidente dell’asd che gestisce la struttura in regione Santa Maria di Castiglione.
«Qualcuno ha gettato al mio Pluto, un bracco italiano, un grosso boccone di carne bianca contenente un sacchettino di plastica con il veleno all’interno», racconta Stefania, trasferitasi da Genova a Gavazzana cinque anni fa. Non ci sarebbero possibilità di errore: «Il boccone è stato attentamente analizzato dopo che il cane ha vomitato», dice la proprietaria.
Pluto fortunatamente si è salvato grazie al pronto intervento del veterinario, anche se è tuttora in cura. Come dicevamo, non è il primo caso a Cassano: a fine febbraio in via Papa Giovanni un grosso boccone era stato rinvenuto e neutralizzato prima che potesse nuocere, ma un paio di settimane prima non era andata altrettanto bene e un cane era morto avvelenato.