Centro anti violenza: “Sempre aperti per le donne”
Associazione Medea e consulta Pari Opportunità lanciano l'appello: "Aiutiamo le donne vittime di violenza domestica"
NOVI LIGURE — Essere costretti a rimanere in casa a causa del lockdown ha effetti pesanti. Che però rischiano di diventare intollerabili se le mura domestiche rappresentano lo scenario di un incubo. Accade alle donne vittime di violenza. Per questo i centri antiviolenza della provincia rimangono aperti durante l’emergenza Covid-19 nel rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza, garantendo appoggio alle donne in pericolo.
«Molti di noi sono fortunati a trascorrere la quarantena insieme ai propri cari in un clima di tranquillità, ma alcune donne non hanno questo privilegio. La convivenza forzata con un uomo violento è un serio problema, e ogni donna deve sapere che malgrado il periodo di quarantena i numeri antiviolenza sono attivi e possono essere contattati in qualsiasi momento», dicono dall’associazione Medea.
Insieme alla consulta comunale Pari Opportunità di Novi Ligure, Medea ha preparato un volantino «da stampare e affiggere all’interno di bacheche condominiali, portoni, negozi», con alcune informazioni utili per le donne vittime di violenza. Per questioni di grave emergenza occorre chiamare tempestivamente le forze dell’ordine al numero 112. Ventiquattro ore su 24 è attivo anche il numero gratuito antiviolenza e antistalking 1522: gli operatori metteranno in contatto diretto le donne con i centri antiviolenza della provincia e chi non può chiamare può chattare collegandoti al sito 1522.eu o scaricare l’app.
Infine c’è il numero verde di Medea 800 098 981 (lunedì dalle 10.00 alle 14.00, martedì dalle 10.00 alle 13.00, mercoledì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, giovedì dalle 15.30 alle 18.30, venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00) e gli indirizzi mail me.deacontroviolenza@gmail.com e web www.medeacontroviolenza.it. «Anche se siete amici, conoscenti, vicini, di una donna in pericolo non esitate a contattare quei numeri», dicono da Medea.