Blitz di Sgarbi a Voltaggio: visita notturna alla Pinacoteca
Il critico d'arte si è trattenuto fino a tardi per ammirare la quadreria e gli antichi palazzi del borgo
VOLTAGGIO — Il sindaco Giuseppe Benasso l’ha definito un “blitz”. E in effetti Vittorio Sgarbi, l’eclettico critico d’arte, è famoso per le sue visite improvvise ai gioielli artistici meno noti al grande pubblico. Ieri sera è toccato a Voltaggio, dove Sgarbi era già stato 25 anni fa.
Proveniente da Genova per la presentazione del Rolli Days Digital Week e diretto a Ferrara per altro evento culturale che si terrà oggi, il deputato si è recato alla Pinacoteca dei Frati Cappuccini, dove è stato ricevuto dal presidente dell’associazione Arcangelo, Luciano Bisio, e dalle due volontarie della quadreria, Gabriella Bisio e Jessica Paparella (c’è stata anche una telefonata con padre Vittorio Casalino). Accompagnatori per il Comune, nel corso di tutta la visita, Luigi Repetto, delegato al Turismo, e il sindaco Benasso.
La visita di Sgarbi alla Pinacoteca è stata meticolosa, ha osservato con attenzione ogni quadro illuminandolo anche con la sua inseparabile torcia elettrica. «Ha visitato chiostro, refettorio, giardino e poi, sentendoci parlare del nostro borgo, ha voluto percorrere le vie del paese, ormai buie, ha voluto sapere tutto il possibile dell’Oratorio del Gonfalone e del Palazzo della Duchessa, nel quale è anche entrato, dopo ha trascorso un’ora buona in Palazzo Scorza, aperto sul momento dalla proprietà, è entrato nell’atrio di Palazzo Spinola, per poi giungere in Comune per vedere l’interno del palazzo, che ha apprezzato, così come i quadri in esso contenuti», racconta Benasso.
Dell’ormai noto quadro su Dante, ha notato subito il restauro degli anni Sessanta e ha commentato «è opera di una mano fine». Poi, come sindaco (è primo cittadino di Sutri in provincia di Viterbo) ha voluto simpaticamente sedere alla scrivania di Benasso. «Quando credevamo, ormai alle 10 di sera, che la visita fosse finita, abbiamo parlato di una “Casa Gotica”. A questo punto Vittorio Sgarbi dalla piazza ha voluto scendere in passeggiata fino all’antico edificio, per vedere di persona se si trattava di casa veramente gotica e, dopo averle girato intorno con attenzione, e averla collocata nel Trecento, quindi veramente gotica, forniva anche un parere su di una possibile ristrutturazione/restauro. Visitava la fonte dell’acqua sulfurea bevendone a piene mani e passava poi in Caldana attraverso il guado prima di riprendere il viaggio per la Romagna».
Sgarbi è rimasto colpito da Voltaggio («un borgo che si è conservato intatto»). Ma si sa che il critico d’arte non ha peli sulla lingua e non ha risparmiato qualche critica. Ritornerà di giorno, ha detto, per vedere Voltaggio alla luce del sole.