Solvay e ampliamento produzione C6O4: per il sindaco ora serve prudenza
"La presenza del PFAS in falda significa che ci sono perdite dallo stabilimento, non ci sono possibilità di dare parere positivo"
ALESSANDRIA – Tra cinque giorni, martedì 23 giugno, è prevista la Conferenza dei Servizi sull’istanza presentata dalla Solvay Solexis per l’estensione della produzione del PFAS C6O4. La molecola, precisano da Palazzo Rosso, di nuova generazione, al momento, non è soggetta a limitazioni sia nella legislazione europea che nazionale. Solo la Regione Veneto ha legiferato imponendo paletti precisi. Tuttavia, l’accertata presenza del Pfas C604 nelle acque di falda, al di fuori del perimetro dello stabilimento, impone cautela nella valutazione dell’istanza.
Qual è la posizione della Giunta alessandrina? Alla domanda del M5S, sottoscritta anche da Locci, Abonante, Rossa, Barrera, Malagrino e Oneto, rispondono il sindaco e l’assessore all’Ambiente.
“La presenza di Pfas C604 nelle acque di falda – dichiarano il primo cittadino, Gianfranco Cuttica di Revigliasco e l’assessore Paolo Borasio –, denuncia che evidentemente ci sono perdite dallo stabilimento Solvay, e che quindi allo stato attuale dei fatti non ci sono possibilità di dare un parere positivo ad un’estensione della produzione di sostanze, peraltro di nuova generazione e per le quali non sono state ancora previste limitazioni. Non è esattamente chiaro, ad oggi, da dove provengano esattamente questi problemi.
Per queste ragioni l’Amministrazione Comunale, pur non essendo pregiudizialmente contraria all’ampliamento, esprimerà il parere che l’autorizzazione possa essere rilasciata solo dopo che la ditta Solvay avrà individuato l’esatta origine delle perdite che hanno causato e causano la dispersione in falda del composto, unitamente a una stima dei quantitativi di prodotto rilasciati nel tempo, qualora possibile, e non avrà messo in atto tutte le misure necessarie a far cessare le perdite.
La tutela della salute pubblica resta comunque l’obiettivo primario dell’amministrazione Comunale e non possiamo che essere estremamente prudenti – concludono il sindaco e l’assessore – Resta peraltro urgente che le normative europee, nazionale e regionale definiscano limiti precisi ai quali attenersi. Trattandosi di una sostanza di nuova generazione è fondamentale avere parametri di riferimento ben circostanziati. Vogliamo comunque ricordare che i controlli proseguono”.