Acos, pronostici rispettati: è Laveroni la presidente
Il ruolo di amministratore delegato andrà a Giorgio Pafumi. Al vertice di Gestione Acqua ci sarà Giovanni Gnocchi
NOVI LIGURE — Pronostici rispettati per Acos: l’azienda controllata dal Comune di Novi Ligure per i prossimi tre anni sarà nelle mani della neo presidente Maura Laveroni. Al suo fianco – nel consiglio di amministrazione della multi utility che si occupa di acqua, gas e rifiuti – ci saranno Giorgio Pafumi (in predicato per diventare nuovo amministratore delegato), Alessio Butti, Dario Debenedetti ed Elena D’Arrigo. Laveroni, Pafumi e Butti sono stati nominati dal Comune di Novi, Debenedetti è stato riconfermato nel suo ruolo dal Comune di Arquata mentre D’Arrigo è stata indicata dalla società iReti (gruppo Iren).
Maura Laveroni è stata dirigente di banca e ora è presidente dei Lions di Pozzolo Formigaro. Giorgio Pafumi è direttore delle vendite in una azienda alimentare; in passato ha ricoperto lo stesso incarico alla Pernigotti.
Il nuovo consiglio di amministrazione sostituisce il precedente che vedeva Mauro D’Ascenzi amministratore delegato, Silvia Siri presidente, Paola Cavanna vice presidente, Valter Cammelli e Dario Debenedetti consiglieri.
Cambio al vertice anche per altre due società della galassia Acos. A Gestione Acqua il presidente sarà Giovanni Gnocchi (era Mauro D’Ascenzi); nel consiglio di amministrazione ci saranno Lara Repetto, Maite Manzi, Gabriella Daffonchio e Francesca Garberi (in precedenza c’erano Massimo Maiola, Alessandro Marucchi e Sandra Tassistro). La guida di Acosì invece è andata ad Angelo Carrosio, che sarà presidente del cda composto anche da Riccardo Daglio e Lara Repetto (quello precedente vedeva Riccardo Daglio presidente, Lara Repetto e Adriano Reale consiglieri).
Ai nuovi vertici di Acos sono arrivati anche gli auguri di Paolo Arrobbio, presidente della alessandrina Amag. «Conosco da tanti anni Maura Laveroni, di cui ho sempre apprezzato qualità professionali e umane. Sono certo che, pur nella sana concorrenza che ci deve caratterizzare, avremo modo di costruire percorsi di collaborazione: entrambi i nostri gruppi hanno il dovere di rispondere agli azionisti, ma anche la comune responsabilità di erogare servizi pubblici di qualità».